Giovannini 2003: “Ad ogni nascita di un novum ordo, niente è chiaro, tutto appare confuso. … Il mio è un appello alla coscienza e alla conoscenza, specie di chi ha potere e che, preso dai problemi del giorno, non ha tempo di occuparsi della mutazione epocale che stiamo vivendo…”.
La frase è stata concepita per la rivoluzione tecnologica, ma la fusione fra La Stampa e La Repubblica, certamente porta ad un nuovo ordine nel mondo della carta stampata che è oggi quello dei media. Non ho letto dichiarazioni di politici sul cambiamento epocale, aggettivo che Giovanni Giovannini aveva dedicato ai cambiamenti che la tecnologia avrebbe indotto, non solo nel modo di comunicare dell’uomo, ma alla sua vita stessa. Credo che questo matrimonio fra quotidiani, certamente influenzerà la nostra vita di tutti i giorni.
Ecco perché ho deciso di rimettere all’attenzione alcune frasi di Giovanni Giovannini, definito l’uomo dei media da molti dei protagonisti dell’editoria del nostro tempo per promuovere una riflessione sull’importanza di essere grandi.
Il suo concetto dei giornali cani da guardia per la democrazia lo ho trovato eccezionalmente riportato nell’articolo “Alla stampa diciamo grazie” dell’11 maggio 1993  su La Repubblica:“Danno fastidio i cani da guardia. Sempre. Sotto tutti i regimi, qualunque sia il sistema politico e a qualsiasi latitudine. Al punto che non solo i paesi totalitari, ma anche molti Stati democratici tentano di mettere se non la museruola almeno il guinzaglio ai cani da guardia della democrazia, gli “watch dog”, quei giornali e quelle televisioni che si sforzano di essere liberi. Perchè questi talvolta mordono in modo forse eccessivo e ingiustificato, ma alla resa dei conti garantiscono, con la loro indipendenza e combattività, il vivere civile di un paese”.  Per la stampa che denuncia e contesta il potere  la “buona pagella”  l’ hanno stilata a Venezia Giovanni Giovannini, presidente FIEG e Giovanni Agnelli per l’assemblea dell’ “International Press Institute” alla Fondazione Cini. Le parole di Gianni Agnelli nell’articolo sono di altrettanta attualità: “La corsa alla notizia nella sua forma più immediata e grezza implica il rischio che il mondo dell’ informazione si trasformi in un grande supermercato delle notizie, in cui il giornalista ha un ruolo sempre più limitato e marginale…”.
Ed ancora Giovannini da  L’Editore 1994: “Le emergenze che l’editoria giornalistica deve fronteggiare sono di natura politica istituzionale, economica e tecnologica. I giornali, in un momento di crisi profonda quale è quella che oggi attraversa la Repubblica, sono uno dei maggiori presidi di libertà”.
L’Osservatorio TuttiMedia creato venti anni fa da Giovanni Giovannini dedica il programma di azione 2016 alla riflessione. È cambiato qualcosa? Cosa? Dobbiamo intervenire? Dove?
Leggendo la relazione che Giovanni Giovanni scrisse nel 1996, anno di addio alla Fieg, si trovano molti spunti su cui riflettere perchè come amava ripetere: le associazioni devono essere un centro di elaborazione di idee.

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Maria Pia Rossignaud
Giornalista curiosa, la divulgazione scientifica è nel suo DNA. Le tecnologie applicate al mondo dei media, e non solo, sono la sua passione. L'innovazione sociale, di pensiero, di metodo e di business il suo campo di ricerca. II presidente Sergio Mattarella la ha insignita dell'onorificenza di Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana. Vice Presidente dell’Osservatorio TuttiMedia, associazione culturale creata nel 1996, unica in Europa perché aziende anche in concorrenza siedono allo stesso tavolo per costruire il futuro con equilibrio e senza prevaricazioni. Direttrice della prima rivista di cultura digitale Media Duemila (fondata nel 1983 da Giovanni Giovannini storico presidente FIEG) anticipa i cambiamenti per aiutare ad evitare i fallimenti, sempre in agguato laddove regna l'ignoranza. Insignita dal presidente Mattarella dell'onorificenza di "Cavaliere al Merito della repubblica Italiana. Fa parte del gruppo di esperti CNU Agcom. E' fra i 25 esperti di digitale scelti dalla Rappresentanza Italiana della Commissione Europea. La sua ultima pubblicazione: Oltre Orwell il gemello digitale anima la discussione culturale sul doppio digitale che dalla macchina passa all'uomo. Già responsabile corsi di formazione del Digital Lab @fieg, partecipa al GTWN (Global Telecom Women's Network) con articoli sulla rivista Mobile Century e sui libri dell'associazione. Per Ars Electronica (uno dei premi più prestigiosi nel campo dell'arte digitale) ha scritto nel catalogo "POSTCITY". Già docente universitaria alla Sapienza e alla LUISS.