Giulio Anselmi (Presidente ANSA) alla presentazione del libro di Giancarlo Tartaglia: “Storia illustrata del giornalismo italiano: il ruolo del giornalismo nell’Italia repubblicana a 60 anni dall’istituzione dell’Ordine dei Giornalisti” fa il punto sull’oggi. “I giornali cartacei non hanno molto futuro – dice – ma il giornalismo sì se resta una professione fondata sull’onestà intellettuale e punta alla verità senza scambi con il potere”. Autonomia e indipendenza sono le condizioni di sopravvivenza. Il libro di Giancarlo Tartaglia è la nostra memoria ma racconta un giornalismo del passato”.

Racconta che lui stesso quando lavorava a Ballarò (trasmissione televisiva ora condotta da Floris) ha scoperto che l’elemento importante e portante per il successo era lo scontro: “Non determinato da elementi razionali o da fatti, ma semplicemente dall’aumento di audience che lo scontro può provocare”.

Sorride aggiungendo che la rete oggi segue questo indirizzo. E ritorna sul concetto di puro giornalismo  “percorso capace di raccontare fatti restando il più possibile vicino alla realtà”.

“L’obiettività resta prerogativa dei grandi giornalisti del passato – precisa -. I giornalisti di oggi pensando che l’obiettività sia un miraggio nemmeno ci provano.”

Il  presidente Ansa da giornalista ribadisce che  “l’autonomia e l’indipendenza sono la nostra condizione di sopravvivenza e sono fondate sulla capacità di scegliere”.

Sull’IA ha una visione precisa: “E’ uno strumento in più. Ma la domanda è fino a quando saremo in grado di controllare gli strumenti che mettiamo in campo?”.

Racconta di quando sì è schierato a favore di mani pulite: “Non ho alcun pentimento di averlo fatto, presi una posizione netta. Lo rifarei anche se buona parte di quei magistrati, furono anche da me sopravvalutati. Era la scelta giusta da fare allora, nell’interesse pubblico e nell’interesse del paese. Però si sbagliò nell’esagerare”.

Conclude ritornando ai giornali cartacei, la mazzetta (così noi giornalisti chiamiamo il pacco di giornali che troviamo sulla scrivania): “Tutte le mattine nel mio ufficio in ANSA ricevo una mazzetta di quotidiani cartacei che guardo – racconta Anselmi –  nel mare magnum dell’informazione i quotidiani cartacei, però, sono soltanto residuali, non sono più i protagonisti assoluti delle notizie. Non impongono l’agenda ma propongono una gerarchia delle notizie che aiuta. Oggi grazie al libro di  Giancarlo Tartaglia siamo qui a parlare di passato per costruire il futuro, anche grazie alle immagini dell’archivio Ansa”.

 

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Maria Pia Rossignaud
Giornalista curiosa, la divulgazione scientifica è nel suo DNA. Le tecnologie applicate al mondo dei media, e non solo, sono la sua passione. L'innovazione sociale, di pensiero, di metodo e di business il suo campo di ricerca. II presidente Sergio Mattarella la ha insignita dell'onorificenza di Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana. Vice Presidente dell’Osservatorio TuttiMedia, associazione culturale creata nel 1996, unica in Europa perché aziende anche in concorrenza siedono allo stesso tavolo per costruire il futuro con equilibrio e senza prevaricazioni. Direttrice della prima rivista di cultura digitale Media Duemila (fondata nel 1983 da Giovanni Giovannini storico presidente FIEG) anticipa i cambiamenti per aiutare ad evitare i fallimenti, sempre in agguato laddove regna l'ignoranza. Insignita dal presidente Mattarella dell'onorificenza di "Cavaliere al Merito della repubblica Italiana. Fa parte del gruppo di esperti CNU Agcom. E' fra i 25 esperti di digitale scelti dalla Rappresentanza Italiana della Commissione Europea. La sua ultima pubblicazione: Oltre Orwell il gemello digitale anima la discussione culturale sul doppio digitale che dalla macchina passa all'uomo. Già responsabile corsi di formazione del Digital Lab @fieg, partecipa al GTWN (Global Telecom Women's Network) con articoli sulla rivista Mobile Century e sui libri dell'associazione. Per Ars Electronica (uno dei premi più prestigiosi nel campo dell'arte digitale) ha scritto nel catalogo "POSTCITY". Già docente universitaria alla Sapienza e alla LUISS.