All’Accademia Nazionale dei Lincei, l’ho ascoltata da Ministro dell’Università e della Ricerca, Maria Chiara Carrozza, allora era presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) Luigi Nicolais, un amico e sopratutto scienziato che seguo da molti anni perché ammiro e condivido descrivendo quanto il suo pensiero innovativo applicato concretamente alla ricerca faccia la differenza a Napoli. Oggi festeggiamo la prima donna a capo del CNR che quest’anno compie cento anni.
Nel suo primo messaggio ufficiale da presidente CNR afferma: “La robotica, l’intelligenza artificiale e la trasformazione digitale cambieranno il mondo e noi ricercatori siamo parte di questa spinta al cambiamento, abbiamo il dovere morale di cercare il bene comune e l’interesse pubblico. Dobbiamo capire il contesto e il posizionamento del Cnr, analizzare le sue potenzialità e provare ad immaginare un piano strategico”. E l’emozione traspare dalle parole di un intervista pubblicata dal Corriere della Sera: «Un brivido entrare al Cnr…Ora donne e uomini uniti per la scienza» Ci contiamo!
Ringraziando la ministra Messa e il Comitato di Selezione per la fiducia riposta nella mia persona afferma: “Essere la prima donna alla guida del più importante e grande centro di ricerca del Paese è una sfida e una responsabilità senza precedenti. Ma anche un cambio di passo e di prospettiva. Confido sull’aiuto e sulla collaborazione di tutte le ricercatrici e ricercatori dell’Ente, sulle loro preziose indiscusse competenze e sul loro entusiasmo. Insieme dobbiamo riportare al centro dell’attenzione sociale, economica e politica la ricerca unico volano per la ricostruzione del Paese e il futuro dei giovani”.
l’Italia celebra l’avvenimento, si perché lo è, Lo sottolinea anche la presidente del Senato, Maria Elisabetta Casellati che afferma all’agenzia Adnkronos: “Sono particolarmente lieta che per la prima volta questo ruolo di grande responsabilità sia affidato ad una donna che si è sempre distinta per i riconoscimenti conseguiti nell’ambito della ricerca e dell’attività scientifica e per le esperienze maturate nella leadership al femminile, come rettore più giovane d’Italia e come ministro dell’Istruzione, dell’università e della ricerca”.
“La comunità scientifica italiana -ricorda la seconda carica dello Stato- è il motore della nostra innovazione, un volano di crescita economica, uno strumento essenziale per costruire insieme una società del benessere. Sono certa, che Maria Chiara Carrozza con le sue competenze multidisciplinari, la sua solida vocazione internazionale e la sua sensibilità istituzionale sarà imprimere un forte slancio propulsivo a questo settore strategico del sistema Paese”.
Auguri di buon lavoro alla presidente.