di FORTUNATO PINTO –
Se tutti pensavano che il 2011 fosse l’anno dei tablet, beh si sbagliavano. L’anno che è passato è stato l’anno degli smartphone. I numeri sono impressionanti, le crescite oltre ogni aspettativa, vediamoli insieme grazie a due report formulati da uno dei più importanti network di advertising internazionale, InMobi, e dallo studio di analisi digitali Canalys.
Nel report pubblicato il 3 febbraio da Canalys sono messe in evidenza le differenze tra le vendite nel quarto trimestre del 2011 e nello stesso periodo nel 2010 e la percentuale di crescita nell’intero anno degli smartphone e dei PC, con questo termine si fa riferimento ai dispositivi quali Desktop, Notebook, Netbook e Pad (anche detti tablet). Come è evidente nella tabella che segue, negli ultimi mesi del 2011 sono stati venduti nel mondo 158,8 milioni di smartphone, con un incremento del 56,6%. Nel 2011 il numero di dispositivi mobile è stato di 487,7 milioni. Rispetto al 2010 si è avuto un aumento del 63%. Per quanto riguarda i PC la crescita è avvenuta del 16,3% nel quarto trimestre e soltanto del 14,8% nell’intero anno, in particolare il numero di unità vendute nei 365 giorni precedenti al 2012 è di 414,6 milioni. L’incremento maggiore si è avuto grazie ai tablet, con un aumento annuo del 274,2% con la rispettiva diminuzione, però, delle vendite di netbook e desktop, i primi con addirittura il 25,3% in meno mentre i desktop si sono fermati al 2,5 % di vendite in più rispetto al 2010.
Se si pensa ad un tablet è inevitabile pensare all’iPad della Apple, le vendite della tavoletta “magica” sono straordinarie, 15 milioni di unità vendute solo nel Q4 2011. E’ errato, però, pensare al 2011 come l’anno dei tablet, perché in un mercato in espansione come quello dei dispositivi digitali i dati di una sola azienda, anche se è la più capitalizzata al mondo non sono riassuntivi delle tendenze globali. L’iPad, si intenda, è un successo senza pari ma chi ha fatto da padrone nel 2011 sono gli smartphone, e non solo Apple. Samsung (con il 33% del mercato), Nokia (11%) e RIM(7%) hanno avuto un ruolo fondamentale nell’anno appena passato. Come riportano i dati di InMobi, nel periodo relativo ad ottobre-dicembre 2011 i dati sulle impression che gli ad hanno avuto sugli utenti evidenziano la dipendenza degli italiani dai dispositivi Apple ( iPhone 4 13% seguito, quasi a pari merito, dall’iPhone 4S 11,1%). Subito dopo però il Blackberry 8520 di RIM tocca il 7,1% a seguire ancora un prodotto della “mela morsicata” l’ iPad 1 a quota 4,3%, Samsung con il solo Galaxy S II (GT-i9100) è in coda alla top five con il 3,7% delle impression. Nokia intanto, come già riportato da Media Duemila, grazie alla nuova linea di smartphone Lumia ha segnato un +11% nel trimestre appena passato.
Seguendo la seconda tabella riportata da Canalys si nota la forza degli smartphone con sistema operaivo Android, la piattaforma creata da Google infatti ha una percentuale di vendita molto elevata rispetto ad Apple e gli altri avversari, questi device da soli hanno raggiunto il 51,6% delle vendite nel quarto trimestre 2011 e il 48,8% nell’intero anno, a beneficio delle aziende che supportano questo sistema operativo, tra le quali si annoverano Sony Ericsson, Huawei, Motorola, LG ed HTC. In Italia per quanto riguarda i sistemi operativi su smartphone la situazione non è ancora allineata con il resto del mondo e dell’Europa. Come riporta InMobi, infatti, iOS di Apple è in cima alla classifica dei sistemi operativi con un punteggio del 35,7%, l’iPhone 4S, aspettato da molti già da giugno 2011, ha ribaltato la situazione rispetto al terzo trimestre, Android tra luglio e settembre era in prima posizione. Quest’ultimo mantiene il secondo posto con una quota del 34,1%, a seguire Symbian (9,2%) che ha registrato una flessione del 4,7% rispetto al Q3 2011. Nokia che produce i dispositivi con supporto per Symbian, come detto in precedenza, ha introdotto sul mercato i nuovi modelli Lumia 800 e 710 con sistema operativo Windows Phone, è dunque inevitabile la discesa per uno dei OS più longevi della storia. La collaborazione tra Windows e Nokia porterà sicuramente all’introduzione nel mercato di nuovi prodotti come l’ultimo device sviluppato, definito da molti l’Anti-iPhone.
I dati InMobi dimostrano che la pubblicità su gli smartphone è cresciuta del 682% nell’ultimo anno, un dato che non può essere trascurato. Il mobile è il mezzo che oggi interessa ad investitori ed agenzie, siamo solo all’inizio ma nel giro di pochi mesi assisteremo alla nascita e alla crescita di nuovi mercati. Basta pensare agli annunci inseriti nelle applicazioni, con costi ridotti si possono raggiungere target diversi e numerosissimi. Non a caso Facebook, come discusso da Jenna Worthom del New York Times (nel video che segue), ha dichiarato nella presentazione della sua IPO che ha bisogno di trovare un modo di monetizzare l’uso della sua applicazione sui dispositivi mobili: metà dei suoi utenti usano gli smartphone per collegarsi al social network ma da questi Facebook non ha nessun introito perché privo di ad, diversamente da come accade per la versione desktop del sito che ha al suo interno una colonna dedicata all’advertising.
Gli smartphone, dunque, sembrano essere i dispositivi di cui tutti hanno bisogno e dai quali tutti possono e vogliono trarre valore mentre per i tablet bisognerà aspettare che raggiungano un pubblico così elevato da poterlo capitalizzare. E’ probabile, invece, (anzi quasi inevitabile) l’abbandono graduale dei desktop.
Fortunato Pinto
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