di ALBERTO VITALE
È da anni che io sono estremamente pro Google. Nel campo dei media è decisamente il futuro, mentre i nostri editori di libri, di giornali e di riviste sono ancora nel passato. Le persone che lavorano da Google, dirette da Larry Page e Sergey Brin i due fondatori ora trentenni e coadiuvati dal CEO Eric Schmidt, sono tutti dei fuoriclasse che vivono nel futuro e non hanno il “bias” del passato.
La crescita di Google non solo come motore di ricerca ma anche in molti altri campi (software, operating systems, telefoni, ecc…) sembra essere inarrestabile. Oggi Google e Apple sono le forze motrici della tecnologia, con Microsoft un lontano terzo…sono vecchi e non sono più capaci di innovare.
A mio avviso gli editori, gli autori e gli agenti letterari invece di ostacolare Google ad ogni passo dovrebbero invece fare di tutto per cooperare con Google. E finalmente, e più rapidamente, proiettarsi in un presente più proattivo e in un futuro più creativo e brillante. Certo che tutto ciò comporta cambiamenti e le routines del passato devono lasciare il passo a un continuo dinamismo, oltre che a sperimentazione e nuovi metodi per la disseminazione dei prodotti dell’intelletto. Il risultato sarà sicuramente un mercato molto più ampio e redditizio rispetto a quello attuale.
Tutto questo non vuol dire capitolare a GOOGLE. Vuol dire cooperare con Google, arrivare a nuovi accordi che riflettano i fabbisogni dei nuovi mercati. La mia impressione è che Google si renda conto di quanto sia complicata questa transizione al futuro e che sia disposto, se c’è la buona fede, ad essere flessibile e pronto a stabilire accordi equi che soddisfino le proprie esigenze e quelle degli editori.
Sono convinto che oggi e domani non possiamo vivere senza Google, senza la Rete, senza Apple e senza Amazon.
Alberto Vitale
ex presidente Random House – USA