Sono 72 miliardi di dollari scrive Business Insider la posta in gioco per  Google. La pubblicità sulla televisione è la nuova miniera d’oro che il colosso americano vuole scalare. Le azioni in atto sono dirette a convincere le società televisive ad adottare il software Google di video ad tech.  La CBS già si è affidata alla tecnologia di Big G per gli annunci pubblicitari della serie originale “Star Trek”.

Le mosse le racconta Business Insider che definisce questa collaborazione una vittoria significativa per Google. La televisione sta vivendo oggi quanto è già successo ai giornali. Nelle pagine di Media Duemila lo abbiamo ripetuto riportando i seminari dell’Osservatorio TuttiMedia che anticipa tendenze da venti anni.

Quest’anno segna il nuovo corso perché Google  s è impegnato a vendere il suo software d’inserzione pubblicitaria ai grandi player TV e video così da diventare concorrente diretto di Comcast,  che con Freewheel è leader nella distribuzione di annunci pubblicitari per lo streaming dei programmi televisivi sul web.
Con Google i broadcaster possono creare annunci altamente mirati. La pratica ancor più interessante diventa lo sharing (scambio degli annunci) anche per la pubblicità in TV.  Utilizzando software specifici gli spot possono essere programmati e non verranno trasmessi annunci in competizione fra loro, uno di seguito all’altro. Il potere di Google cresce ed anche se piattaforme come Netflix, senza pubblicità, crescono, fra il popolo di Internet  smart Tv e app cme Hulo, Cbs Access e ESPN sembrano i primi vagiti di una nuova rivoluzione.

Google pubblicità

Articolo precedenteIl valore della stampa: vissuti e aspettative dei lettori – 7 novembre Milano
Articolo successivoForum Big Data per l’industria Bancaria e Finanziaria – 24 e 25 ottobre Roma
Maria Pia Rossignaud
Giornalista curiosa, la divulgazione scientifica è nel suo DNA. Le tecnologie applicate al mondo dei media, e non solo, sono la sua passione. L'innovazione sociale, di pensiero, di metodo e di business il suo campo di ricerca. II presidente Sergio Mattarella la ha insignita dell'onorificenza di Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana. Vice Presidente dell’Osservatorio TuttiMedia, associazione culturale creata nel 1996, unica in Europa perché aziende anche in concorrenza siedono allo stesso tavolo per costruire il futuro con equilibrio e senza prevaricazioni. Direttrice della prima rivista di cultura digitale Media Duemila (fondata nel 1983 da Giovanni Giovannini storico presidente FIEG) anticipa i cambiamenti per aiutare ad evitare i fallimenti, sempre in agguato laddove regna l'ignoranza. Insignita dal presidente Mattarella dell'onorificenza di "Cavaliere al Merito della repubblica Italiana. Fa parte del gruppo di esperti CNU Agcom. E' fra i 25 esperti di digitale scelti dalla Rappresentanza Italiana della Commissione Europea. La sua ultima pubblicazione: Oltre Orwell il gemello digitale anima la discussione culturale sul doppio digitale che dalla macchina passa all'uomo. Già responsabile corsi di formazione del Digital Lab @fieg, partecipa al GTWN (Global Telecom Women's Network) con articoli sulla rivista Mobile Century e sui libri dell'associazione. Per Ars Electronica (uno dei premi più prestigiosi nel campo dell'arte digitale) ha scritto nel catalogo "POSTCITY". Già docente universitaria alla Sapienza e alla LUISS.