È già stata soprannominata “tassa Google” la proposta francese per un’imposta sugli introiti pubblicitari dei colossi on line: un tentativo di riequilibrare un sistema che attualmente premia molto di più chi distribuisce i contenuti rispetto a chi li produce. La tassa consisterebbe in un’imposizione dall’1 al 2 % sulla pubblicità on line, che andrebbe a colpire solo i Grandi della Rete, primo tra tutti il colosso di Mountain View. BigG, infatti, gestisce da solo oltre la metà delle inserzioni pubblicitarie francesi sul Web. Ovviamente, l’azienda non ne vuole sapere e contrattacca. L’iter del provvedimento pare ancora lungo, ma, se la misura andasse in porto, i proventi ammonterebbero a una cifra tra i 10 e i 20 milioni di euro l’anno. C’è già chi fa ipotesi sull’utilizzo dei fondi: potrebbero ad esempio essere impiegati per un fondo per opere di ingegno, oppure a sostegno di un nuovo progetto per incentivare i giovani all’acquisto di musica digitale con una carta prepagata da 50 euro (di cui 20 a carico dello Stato) da utilizzare su un’apposita piattaforma, con l’accordo di tutte le case discografiche. (Fonte: Informa)