Sei i nuovi partner italiani (Museo Nazionale dell’Automobile di Torino, Magmart Festival, Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza, Museion, Ravenna festival, Pergine Spettacolo aperto) del Google Cultural Institute, la notizia arriva durante  la  Giornata Internazionale dei Musei.   Il  18 maggio scorso, il Google Cultural Institute ha, infatti,  presentato 25 nuove istituzioni culturali partner  ed ha anche  annunciato l’arrivo di Art Camera, una fotocamera sviluppata dal Cultural Institute per generare immagini di dipinti con la più alta risoluzione possibile. Gia in rete ( e Media Duemila ne ha parlato all’incontro Robot amico o nemico)  è difficile distinguere l’immagine di un quadro originale dalla stessa che deriva da una copia.

Luisella Mazza, Head of country operations Google Cultural Institute afferma che per la prima volta il Cultural Institute rende disponibile oltre mille immagini ad altissima risoluzione di opere create da artisti tra cui Pisarro, Signac, Rembrandt, Van Gogh, Monet e molti altri, dai musei partner da ogni parte del mondo:  “Nell’arte i dettagli significano molto: si può apprezzare davvero la genialità di artisti come Monet o Van Gogh solo guardando le loro opere così da vicino da poterle toccare. Allontanandosi e ammirando l’insieme delle pennellate, ci si chiede cosa renda i dipinti così unici. Migliaia di utenti sulla piattaforma del Cultural Institute esplorano centimetro per centimetro le immagini ad altissima risoluzione, scoprendo ogni volta qualcosa di nuovo come una firma nascosta o i singoli tocchi di colore che creano l’effetto di acque mosse e luccicanti.

Creare immagini digitali ad altissima risoluzione comporta però delle sfide tecniche significative. Un’immagine creata con la tecnologia dei “gigapixel” contiene infatti un miliardo di pixel. Pensate a un’immagine ad alta qualità scattata con una fotocamera professionale e moltiplicatela per cento. Servono tempo, costose attrezzature e non ci sono molte persone al mondo in grado di occuparsene. Durante i primi cinque anni del Google Cultural Institute, siamo riusciti a condividere circa 200 immagini create con la tecnologia dei gigapixel.  Oggi, per la prima volta, siamo in grado di condividere oltre mille immagini ad altissima risoluzione di opere create da artisti tra cui Pissarro,Signac, Rembrandt, Van Gogh, Monet e molti altri, dai nostri musei partner da ogni parte del mondo.

T Art Camera,  fotocamera sviluppata dal Google Cultural Institute, per generare immagini di dipinti con la più alta risoluzione possibile permette questa nuova fruizione. La fotocamera è dotata di laser per guidare la messa a fuoco, sonar che (come fanno i pipistrelli) usa suoni ad alta frequenza per misurare la distanza dell’opera d’arte, e accelerometro per rilevare le vibrazioni che renderebbero mossa l’immagine. Un sistema robotico di precisione manovra la fotocamera spostandola da un dettaglio all’altro e scattando centinaia di immagini ravvicinate ad alta risoluzione del dipinto. A quel punto, il  software raccoglie tutti gli scatti e, come in un puzzle, li unisce in un’unica immagine.

Questa innovazione permette di digitalizzare le opere d’arte con la tecnologia dei gigapixel a un ritmo senza precedenti. Ora i musei avranno gli strumenti necessari per conservare opere d’arte di altissimo valore con una tecnologia d’avanguardia per la creazione di immagini, e le persone di tutto il mondo potranno esplorare l’arte immergendosi in una quantità di dettagli mai vista”.

 

Ecco quattro dei 6 musei che oggi fanno parte della rete dell’istituto culturale Google:

  • Il Museo Nazionale dell’Automobile di Torino che offre ai visitatori di tutto il mondo l’opportunità approfondire la conoscenza della storia della mobilità e del design automobilistico attraverso alcune delle opere più significative conservate nel Museo.
  • Magmart Festival con 100×100=900  permette di rivivere il ‘900 attraverso il racconto di 100 videoartisti.
  • Il Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza offre invece una panoramica di alcune delle più importanti sezioni della più grande raccolta di ceramica al mondo: dall’Estremo Oriente alle culture Precolombiane, dal Vicino Oriente antico, alle Ceramiche dell’Islam, per passare ad una collezione dedicata alle Ceramiche Italiane dal medioevo all’età moderna e al Novecento italiano.
  • Il Museion –  Museo d’arte moderna e contemporanea di Bolzano – mette a disposizione degli utenti di tutto il mondo una selezione delle opere più rappresentative dei diversi nuclei di ricerca all’interno delle raccolte di Museion, tra cui il rapporto immagine e testo, i linguaggi della scultura, la rilettura critica del presente, la prospettiva di artisti da paesi extra europei.

 

 

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Sara Aquilani
Ha conseguito la laurea in Scienze della Comunicazione presso l'Università degli Studi della Tuscia e si è specializzata in Editoria e Giornalismo presso l'Università LUMSA di Roma. Attualmente lavora per TuttiMedia/Media Duemila.