Cloud Computing, Internet of Things, Big Data, tre metafore per la rivoluzione economica e sociale in corso, è l’Osservatorio TuttiMedia che domani (giovedì 25 settembre – ore 14:30-17:30) presso la sede UPA di Milano invita a discutere su temi di scottante attualità.
“Dobbiamo rovesciare il loro punto di vista – dice Derrick de Kerckhove (Consigliere scientifico OTM) – sull’impresa e iniziare la ricostruzione attraverso gli Atelier di Intelligenza Connettiva, metodo che caratterizzerà le nostre attività 2015″.
La sperimentazione di una nuova realtà è affidata ai “Google Glass” che i soci dell’Osservatorio TuttiMedia potranno provare.
Antonello Gargiulo (Telecom Italia) parlerà di stampanti 3D: “Negli ultimi anni si sta diffondendo a velocità impressionante la tecnologia della stampa 3D che ogni giorno ci stupisce sempre più con nuove rivoluzionarie applicazioni nei più svariati settori industriali: aeronautico/aerospaziale, automotive, medico/farmaceutico, costruzioni, moda, arte, design, gioielleria, cosmetica, food ecc…
Inoltre per la prima volta nella storia ognuno è oggi in grado di fabbricarsi a casa, a costi assolutamente contenuti, cose da stampare scaricate dalla rete o create da zero con software gratuiti che non richiedono conoscenze specialistiche. Gartner prevede la vendita di 1 milione di stampanti per il 2017.
Questa innovazione tecnologia già da sola potrebbe essere sufficiente per farci parlare di Rivoluzione Industriale in quanto rivoluziona il modo di fabbricare prodotti, oggetti passivi, ma se a tutto ciò si aggiungono i nuovi fenomeni sociali nati col web dal basso ed in modalità bottom up di condividere esperienze e conoscenze, di progettare in modo collaborativo, di realizzare low cost nuovi dispositivi elettronici, di stampare nuovi circuiti elettronici e di integrare sensori, allora anche il futuro di Internet, il cosiddetto Internet delle Cose, dove ci saranno miliardi di oggetti smart e di sensori connessi tra loro, ne beneficerà dando vita ad una Rivoluzione nella Rivoluzione non soltanto quindi Industriale, ma anche Sociale ed Economica”.
Matteo Ciastellardi (Polimi) focalizzerà il suo speech su “Cultural analitycs”:
“Se il termine Big Data oggi costituisce uno degli asset più popolari nella cultura della ricerca e dell’impresa – anticipa – uno degli aspetti più interessanti da considerare è il modello dei big cultural data e delle specifiche metodologie per analizzarli senza trasformarli in pure statistiche. Cultural analitycs significa trovare driver, pattern e strumenti visuali per rileggere ed effettuare una ricognizione su differenti concetti culturali e sulle modalità in cui un nuovo capitale umano emerge, in modo imprevedibile, ogni giorno”.
Dati ed analisi un problema che le aziende oggi sentono determinante per le competizioni a venire.
Paolo Ciuccarelli (Polimi) infatti approfondisce i limiti dell’approccio ai dati quando è unicamente la visualizzazione del dato in sé. “Il dato è a sua volta una rappresentazione di un fenomeno – spiega – e spesso ci si dimentica del fenomeno che sta dietro ai dati e si pensa solo a come rappresentare il dato in sé. Ciò succede molto spesso e rischia di far percepire il fenomeno in modo errato, desidero dunque spostare l’attenzione su questo problema che in ambito decisionale comincia a diventare importante. Il mio consiglio è un approccio ai dati che ridimensioni il valore del dato, per porre l’accento su cosa c’è dietro il dato”.
Emilia Costa (Rai Pubblicità) sceglie di parlare del contenuto: “I contenuti editoriali diventando digitali non coincidono più oggi con il mezzo che li veicolava: la televisione con il televisore, il giornale con la carta stampata. Il contenuto viaggia su tutte le piattaforme e viene fruito su tutti i device. Così oggi editori e broadcaster come la Rai diventano media company. Rai Pubblicità ha raccolto questa sfida ripartendo dalla ricerca e dalla produzione di un’offerta commerciale sempre più coerente con i contenuti e con le nuove modalità di fruizione”.
A Daniela Stigliano (FNSI) il compito di analizzare il drammatico mondo della professione giornalistica.
Questo il programma completo degli interventi previsti: Gargiulo (Telecom Italia): “3D Printing la nuova rivoluzione industriale”, Colombo (Publitalia ’80): “Il valore della pubblicità: effetto Tafazzi?”, Ciastellardi (Polimi): “Cultural analytics”, Costa (Rai Pubblicità): “Ripartiamo dai contenuti”, Stigliano (FNSI): “Professional Journalism”, Ciuccarelli (Polimi): “Oltre la visualizzazione (dei dati)”.
Sara Aquilani