L’occasione per incontrare Vito Campanelli è stato la lecture del teorico dei nuovi media olandese Geert Lovink nel Teatro Valle di Roma il 3 aprile 2014.
Campanelli, infatti, da tempo collabora in progetti insieme allo studioso olandese dentro contesti che implicano l’analisi e l’attivazione di tecniche e tecnologie il cui scopo è la cultura dal basso.
L’arte, la letteratura, i linguaggi visivi che incontrano l‘hacktivismo, il remix, il riuso di contenuti e informazioni trasformano se stessi e creano forme e segnni che prima non essitevano.
In questo, Campanelli, rilegge anche il variegato movimento politico legato all’attualità, dai no global ad anonymous, dagli indignados a Wikileaks e Prism, fino alla stagione primaverile nel medio oriente che, da semplici rivolte per il pane, si sono poi trasformate in modalità di ‘sottomissione’ dei new media a quelle cause socio-politiche.
Sul fatto che tutto questo sia stato più o meno positivo si interroga nel suo libro Infowar e anche davanti alla mia videocamera.
remix it yourself – conversazione con Vito Campanelli
[youtube height=”HEIGHT” width=”WIDTH”]https://www.youtube.com/watch?v=tYEQ9y9Wwx0[/youtube]
distopia o utopia – conversazione con Vito Campanelli
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info war – conversazione con Vito Campanelli
[youtube height=”HEIGHT” width=”WIDTH”]https://www.youtube.com/watch?v=pBctPtOSWs0[/youtube]
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Giorgio Fontana
Torinese, classe 1957, si occupa di comunicazione e di social media. Attualmente è socio e project manager di Kelios SRL e di una nascente startup torinese di web tv. Nei suoi interessi permangono le tematiche antropologiche e umanistiche, declinate attorno all'innovazione tecnologica, interessi che condivide con i membri del gruppo di discussione da lui fondato, La scimmia nuda e Internet, divenuto ormai il punto di riferimento della cyberantropologia italiana in Facebook. Collabora dal 2011 con la rivista Media Duemila, su tematiche legate a social tv e social media.