Thomas Hellum è l’ideatore ed il produttore di Slow TV, un format presentato al TED e definito il più noioso del mondo, ma che in Norvegia ha un grande successo, va in onda in prima serata ed ha coinvolto più del 20% della popolazione norvegese. Hellum ha iniziato con un programma televisivo apparentemente noioso, videoregistrare il viaggio del treno che attraversa la Norvegia. Dal treno è passato al battello postale e, puntata dopo puntata, il programma è diventato un appuntamento social per tutti i norvegesi. Anche la regina si è sentita in dovere di partecipare.
Siamo ad Halle (ex Germania Est), modero la tavola rotonda Vision – Tele – Vision con tre personaggi che parlano di televisione del futuro, con Thomas Hellum, Reinhard Bärenz, di Reinhard Bärenz Mitteldeutscher Rundfunk (broadcasting corporation tedesca) che lavora sull’integrazione dei programmi per radio e televisione e Kati Bremme, direttore di produzione della divisione digitale di France Télévision. In qualità di direttore del dipartimento online controlla anche il processo di trasformazione in digitale della radio di France 3delle regioni e delle stazioni d’oltremare.
Tutti e tre gli invitati presentano nuovi format per raggiungere il pubblico sempre più distratto, dai contenuti offerti su Internet. Il format che vede insieme social media e TV tradizionale più interessante, anche per la grande platea di pubblico coinvolta, è certamente la Slow Tv di Thomas Hellum che è stata definita la televisione più noiosa del mondo, ma non per questo la meno seguita.
L’occasione per discutere di TV e futuro è il 20mo anniversario di EMARE (European Media Artists in Residence Exchange) fondato nel 1997 e sostenuto anche dall’Unione Europea con il programma Cultura (2004-2014). EMARE è amministrato dal Art Network European Media (EMAN), di cui fanno parte dieci paesi in tre diversi continenti. EMAN è uno dei più grandi network per la produzione di media art in tutto il mondo. Move On è il festival che ha portato ad Halle artisti da tutto il mondo con opere dedicate al mondo dei nuovi media, collocate nel vecchio edificio che ha ospitato la sede di due quotidiani.

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Maria Pia Rossignaud
Giornalista curiosa, la divulgazione scientifica è nel suo DNA. Le tecnologie applicate al mondo dei media, e non solo, sono la sua passione. L'innovazione sociale, di pensiero, di metodo e di business il suo campo di ricerca. II presidente Sergio Mattarella la ha insignita dell'onorificenza di Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana. Vice Presidente dell’Osservatorio TuttiMedia, associazione culturale creata nel 1996, unica in Europa perché aziende anche in concorrenza siedono allo stesso tavolo per costruire il futuro con equilibrio e senza prevaricazioni. Direttrice della prima rivista di cultura digitale Media Duemila (fondata nel 1983 da Giovanni Giovannini storico presidente FIEG) anticipa i cambiamenti per aiutare ad evitare i fallimenti, sempre in agguato laddove regna l'ignoranza. Insignita dal presidente Mattarella dell'onorificenza di "Cavaliere al Merito della repubblica Italiana. Fa parte del gruppo di esperti CNU Agcom. E' fra i 25 esperti di digitale scelti dalla Rappresentanza Italiana della Commissione Europea. La sua ultima pubblicazione: Oltre Orwell il gemello digitale anima la discussione culturale sul doppio digitale che dalla macchina passa all'uomo. Già responsabile corsi di formazione del Digital Lab @fieg, partecipa al GTWN (Global Telecom Women's Network) con articoli sulla rivista Mobile Century e sui libri dell'associazione. Per Ars Electronica (uno dei premi più prestigiosi nel campo dell'arte digitale) ha scritto nel catalogo "POSTCITY". Già docente universitaria alla Sapienza e alla LUISS.