La risposta è diplomatica: “L’Italia, come molti altri Paesi, ha un panorama culturale e sociale complesso e variegato che non può essere facilmente ridotto a un’unica etichetta come società maschilista. Tuttavia, ci sono certamente aspetti della cultura e della società italiana che sono stati criticati per aver perpetuato stereotipi di genere e discriminazione nei confronti delle donne. Per esempio, l’Italia ha storicamente avuto bassi tassi di partecipazione femminile alla forza lavoro e alla politica, con le donne spesso relegate a ruoli tradizionali in casa e in famiglia. Inoltre, in Italia si sono verificati casi di violenza e molestie di genere di alto profilo e il Paese è stato criticato per la lentezza con cui affronta questi problemi e promuove la parità di genere.

Tuttavia, è anche importante notare che in Italia ci sono molti individui e organizzazioni che lavorano per sfidare gli stereotipi di genere e promuovere l’uguaglianza di genere. Negli ultimi anni, le donne italiane hanno fatto passi da gigante in termini di maggiore rappresentanza in politica e nel mondo degli affari, e ci sono stati sforzi per affrontare la violenza di genere e promuovere i diritti delle donne”.

Possiamo essere soddisfatte? No, come dice la presidente CNU Sandra Cioffi il traguardo è lontano.

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Maria Pia Rossignaud
Giornalista curiosa, la divulgazione scientifica è nel suo DNA. Le tecnologie applicate al mondo dei media, e non solo, sono la sua passione. L'innovazione sociale, di pensiero, di metodo e di business il suo campo di ricerca. II presidente Sergio Mattarella la ha insignita dell'onorificenza di Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana. Vice Presidente dell’Osservatorio TuttiMedia, associazione culturale creata nel 1996, unica in Europa perché aziende anche in concorrenza siedono allo stesso tavolo per costruire il futuro con equilibrio e senza prevaricazioni. Direttrice della prima rivista di cultura digitale Media Duemila (fondata nel 1983 da Giovanni Giovannini storico presidente FIEG) anticipa i cambiamenti per aiutare ad evitare i fallimenti, sempre in agguato laddove regna l'ignoranza. Insignita dal presidente Mattarella dell'onorificenza di "Cavaliere al Merito della repubblica Italiana. Fa parte del gruppo di esperti CNU Agcom. E' fra i 25 esperti di digitale scelti dalla Rappresentanza Italiana della Commissione Europea. La sua ultima pubblicazione: Oltre Orwell il gemello digitale anima la discussione culturale sul doppio digitale che dalla macchina passa all'uomo. Già responsabile corsi di formazione del Digital Lab @fieg, partecipa al GTWN (Global Telecom Women's Network) con articoli sulla rivista Mobile Century e sui libri dell'associazione. Per Ars Electronica (uno dei premi più prestigiosi nel campo dell'arte digitale) ha scritto nel catalogo "POSTCITY". Già docente universitaria alla Sapienza e alla LUISS.