Questa settimana segnaliamo il volume: “Homo pluralis. Esseri umani nell’era tecnologica” di Luca De Biase (Codice Edizioni).
Mercati finanziari automatizzati; relazioni umane mediate dai like su Facebook; un flusso d’informazioni incessante e invadente; protesi digitali che arricchiscono l’esperienza. Le macchine sembrano conquistare funzioni sempre più autonome dall’intervento dell’uomo, e le piattaforme online sulle quali ci informiamo e coordiniamo impongono i loro algoritmi, mentre raccolgono e analizzano enormi quantità di dati imparando dagli utenti. È una dinamica evolutiva digitale che richiede un drastico adattamento culturale. Con “Homo pluralis” l’autore propone un approccio all’infosfera che supera la contrapposizione tra ottimismo tecnofilo e allarmismo neoluddista, e riconosce la necessità per l’uomo di diventare cittadino consapevole di questo nuovo ambiente digitale, imponendo la propria creatività, intelligenza e senso etico, conquistando così una dimensione più autentica.
Luca De Biase, giornalista del Sole 24 Ore, scrittore esperto di innovazione tecnologica e nuovi media.