I numeri non sempre dicono tutto ma almeno danno un’idea delle dimensioni del gioco o del mercato. I ricercatori hanno unità di misura personalizzate secondo la scienza, secondo le opportunità o secondo le finalità. L’analisi aiuta a comprendere i criteri di aggregazione soprattutto utilizzando la diversità dei punti di vista e le qualità che sottostanno ai valori. Ci sono misure che non si discutono (la velocità della luce, per esempio) e misure provvisorie (il distanziamento interpersonale in caso di epidemia). Poi ci sono misure affidate alla cultura economica (l’aliquota fiscale) e ci sono le soglie di fiducia/sfiducia nella democrazia rappresentativa: misure d’opinione. Anche le audience dei mass media e il traffico sui siti dei blogger, se non truccati, non sono sempre sinonimo di reale apprezzamento, ma spesso indicano solo attrazioni emotive di curiosità. Diamo una tara ai vestiti ingombranti. Abbiamo ricercatori e giornalisti intelligenti.
115 – HOTSPOT PER L’INTELLIGENZA
Dove insediare il futuro innovativo? Ambiente positivo, facilità burocratiche, propensione dei cittadini, disponibilità di istruzione, costi ragionevoli: sono i requisiti delle localizzazioni ambite per costituire hub di intelligenza artificiale. L’analista Smriti Srivastava su Analitic Insight segnala Austin in Texas (forza lavoro ben istruita e prestigiosa Università), Shanghai in Cina (24 milioni di abitanti e milioni di aziende basate su tecnologia e interconnessione), Los Angeles in California (una città ‘eccitante’ sia per l’industria dello spettacolo che per il marketing, oltre che un porto commerciale tra i più trafficati del mondo e una grande forza lavoro manifatturiera che incoraggia le aziende tecnologiche basate sui trasporti, sui beni di consumo e sull’elettronica), Zhongguancun in Cina a ridosso di Beijing (ha circa 9.000 aziende hi-tech, tra cui il motore di ricerca cinese Baidu e il gigante dei social media Sina Corp), Singapore (cittadini e governo motivati all’innovazione, consumatori tecnologici avanzati), Danimarca (un Paese all’avanguardia nel know-how digitale, base di start-up innovative, governo attento ai talenti e all’uso responsabile ed etico dell’intelligenza artificiale).
116 – BIG DATA ROAD
Abbiamo big data, ma non il percorso su come dovrebbero essere gestiti. Occorre una normativa sovranazionale che garantisca la sicurezza della privacy dei dati e aiuti le persone a capire quali dati vengono raccolti e come vengono venduti o divulgati. Non si tratta solo di violazioni della sicurezza personale, ma addirittura di frequente furto di identità. Enormi quantità di dati personali provenienti da data base organizzati o semplicemente da social network senza serie protezioni, da smartphone e altri dispositivi di ‘internet delle cose’ possono essere condivisi e trasferiti istantaneamente in tutto il mondo. E’ sempre più difficile per le persone mantenere il controllo delle proprie informazioni personali e tutelare brand e immagini di reputazione reale. Una recensione fasulla è come quella farfalla che forse batteva le ali in Brasile e che ha generato un uragano vero in Texas. Con le telecomunicazioni di oggi le strade son senza confini.
117 – MERCATI DI E-COMMERCE
Le nuove tendenze nel commercio elettronico, compreso l’uso di tecnologie come l’Internet delle cose, stanno aiutando il settore a crescere a una velocità impressionante. Secondo Business.com la Cina, con il gruppo Alibaba, è l’attuale più grande mercato di e-commerce, con circa 672 miliardi di dollari di vendite online all’anno (tasso di crescita: 35%). Gli Stati Uniti (vendite online annuali: 340 miliardi di dollari) sono il secondo mercato, protagonisti i giganti Amazon e eBay. Nel Regno Unito (99 miliardi di dollari) i più grandi siti web di e-commerce sono Amazon UK, Argos e Play.com. In Giappone (79 miliardi di dollari) Rakuten è la piattaforma leader. In Germania (73 miliardi di dollari) ci sono eBay e Otto, il rivenditore online locale tedesco. In Francia (43 miliardi di dollari) i marchi locali Odigeo e Cdiscount sono riusciti a mantenere un buon vantaggio. I più grandi nomi di e-commerce nella Corea del Sud (37 miliardi di dollari) includono Gmarket e Coupang. Il mercato russo (20 miliardi di dollari) è ancora in una fase nascente: Ulmart, Citilink e Ozon sono i maggiori rivenditori online del paese. In Brasile (19 miliardi di dollari) i player locali, MercadoLibre e B2W, aprono la strada dell’e-commerce.
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Paolo Lutteri
Paolo Lutteri, di Milano, si occupa di comunicazione e marketing dal 1976. Laureato in Scienze Politiche all’Università di Milano e Diplomato all’Istituto Universitario di Lingue di Pechino. Giornalista pubblicista, iscritto all’Ordine dei Giornalisti e all’Unione Giornalisti Italiani Scientifici. Ha lavorato con il quotidiano Il Giorno, con le società Spe, Sport Comunicazione e Alfa Romeo; con il Gruppo Rai dal 1989 si è occupato di marketing, sport, nuovi media e relazioni internazionali. Ha tenuto corsi presso le Università degli Studi di Milano e Bicocca, le Università di Roma Sapienza e Tor Vergata. Attualmente studia e scrive articoli sull’innovazione culturale e tecnologica, fa parte del Comitato di Direzione della rivista Media Duemila, è socio onorario dell’Osservatorio TuttiMedia, membro d’onore dell’EGTA-Associazione Europea Concessionarie tv e radio, membro del Consiglio direttivo dell’Associazione Eurovisioni, socio e direttore del Centro Documentazione e Formazione della Fondazione Salvetti. e-mail: paolo.lutteri@libero.it