Attraverso analisi e riflessioni, con uno stile sempre leggero e divertito, “Human media” svela segreti e retroscena del mondo della pubblicità. Marco Lanzarone, responsabile Media Lab Rai Pubblicità, racconta la sua esperienza.
Prendete un libro sulla pubblicità. Uno qualunque in cui si parli di creatività, la figlia bella di mamma comunicazione. Troverete analisi psicologiche, studi sulla percezione, sui bisogni, sulle aspettative. Troverete uomini e donne. Troverete parole come passione, fascino, interesse. In alcuni casi troverete l’amore, la vita, la morte. Troverete uomini e donne. Sentirete caldo. Prendete un libro sulla pubblicità. Uno qualunque in cui si parli delle tecniche di pianificazione, ovvero del media, la figlia brutta (e zitella) di mamma comunicazione. Troverete analisi su target, entità, coperture, frequenze, pressioni. Troverete numeri. Troverete parole che spaventano perché create apposta per spaventare. Non troverete uomini e donne. Sentirete freddo. Peccato. Peccato perché il media è una scienza sì (come la creatività, del resto) ma che si rivolge all’uomo. Il suo obiettivo è lo stesso della creatività: raggiungere, interessare, affascinare l’uomo. Con le sue passioni, la sua testa e la sua pancia. E in questo libro si cerca di portare questo approccio anche nel media, nel nome di una pianificazione pubblicitaria naturale. Si scoprirà l’origine del target, cos’è davvero la crossmedialità e che si può creare un percorso emozionale in Tv.
Pubblicato da Media Duemila si può comprare in tutte le librerie online o richiederlo direttamente alla redazione (mediaduemila@mediaduemila.it) avvia una collana dedicata alla comunicazione: “Oggi la comunicazione e l’informazione si confondono, si mescolano, si ibridano ed i contorni diventano sempre meno palesi – scrive Maria Pia Rossignaud, direttore di media Duemila nella prefazione -. Da un lato, il messaggio deve catturare la mente, guadagnare attenzione, dall’altro la tirannia dei numeri. Come sposare creatività e produttività? Questo libro è un invito ad approfondire, condividere l’analisi di un contesto difficile: quello della comunicazione pubblicitaria”. E Derrick de Kerckhove conclude: “Troppo spesso dimentichiamo la centralità dell’uomo in un mondo caratterizzato dall’elettricità. Per conquistare l’oggi è necessario rallentare. Bisogna evitare che la velocità del nostro vivere impedisca il ragionamento. L’estensione del presente è il nostro futuro. Ecco perché oggi sono utili testi come questo, che da piccoli segnali del presente ci aiutano a immaginare il futuro”.
Organizzeremo presto una presentazione per i nostri lettori.