Marco Lanzarone, responsabile Media Lab per Rai Pubblicità, ha presentato il suo libro Human Media, edito da Media Duemila, all’Università di Napoli Federico II durante il seminario organizzato dal prof. Derrick de Kerckhove “Human media La pianificazione pubblicitaria naturale” e lo presenterà anche a Roma il prossimo 12 giugno presso IAI, l’Istituto Affari Internazionali. Due luoghi di prestigio dove conoscenza e internazionalità si intrecciano per una nuova cultura che possa interpretare e rilanciare l’economia del presente per sostenere il nostro futuro.
I giovani, protagonisti dell’incontro, hanno potuto confrontarsi con l’autore, interrogarlo trovare dunque risposte alle inevitabili inquietudini che si hanno quando è tempo di entrare nel mondo del lavoro.
Lanzarone ha spiegato che il messaggio pubblicitario deve “parlare alla pancia della gente. E’ importante conoscere i media, i tempi, i dettagli della produzione pubblicitaria ma è, anche, fondamentale conoscere le persone a cui si vuole inviare il messaggio. La reazione alla pubblicità è quella che più conta – ha concluso – i dati dell’audience sono importanti per le concessionaria perché fanno vendere gli spazi pubblicitari ma il prodotto deve essere di qualità e parlare agli spettatori”.
Il prof. de Kerckhove ha discusso di passaparola elettronico e delle differenze rispetto a quello tradizionale: “Con gli smartphone la pubblicità deve essere interattiva perché gli spettatori sono pronti a commentare e ad interagire con ciò che guardano ed ascoltano. Lo spazio fisico si allarga e il commento su quanto visto non è circoscritto all’interno del gruppo familiare ma si sposta sui social media dove amici, conoscenti e anche estranei discutono insieme”.
Per Lanzarone bisogna fare tanta strada per migliorare la pubblicità, soprattutto quella online: “è necessario organizzare focus group che diano spunto a nuovi modi di comunicare in Rete, la tecnica del ‘salta annuncio’ che appare sui video è la morte della pubblicità. Dare la possibilità all’utente di rifiutare i contenuti non lo avvicinerà al prodotto. E’ necessario – sostiene il responsabile Rai Pubblicità – uscire dalla liturgia e dal caos della televisione e far toccare il prodotto con l’interattività”.
Imparare dal passato per migliorare il futuro, ha commentato Annalisa Buffardi. Carosello Reloaded e gli Intervalli 2.0 sono i primi segnali del futuro della pubblicità. Strumenti della tradizione italiana televisiva che oggi sono adottati per arricchire l’offerta pubblicitaria ma che devono ancora migliorare per arrivare allo spettatore per diventare memoria storica e impronta della cultura mediatica nostrana.
Per il prof. Di Constanzo tra gli spunti più interessanti del testo di Lanzarone ci sono le affissioni, gli strumenti più antichi della pubblicità che ancora oggi funzionano e sono parte principale delle campagne delle aziende. “La ricetta per far sì che questo funzioni è stupire, il cittadino ha bisogno di contenuti che lo sorprendano e che si distinguono dal caos metropolitano”, ha commentato l’autore.
Con gli studenti sono stati approfonditi i temi della creatività e dell’artigianato, settori che nella pubblicità a volte si incontrano e si influenzano ma ognuno dei quali mantiene la sua particolarità: l’uno come rappresentazione dell’unicità e della bellezza, l’altro potenzialità dell’uomo capace di riprodurre e costruire prodotti di ogni tipo, come l’oggetto del futuro dell’ingegneria, le stampanti 3D, il segnale debole che potrà trasformare, e non poco, la medicina.