In nove casi su dieci gli assassini dei giornalisti restano impuniti. E’ il tragico ed incredibile dato emerso da un’indagine di Unesco, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura. Negli ultimi quattordici anni, dal 2006 al 2019, oltre 1200 giornalisti sono stati uccisi per aver riportato notizie, per aver fatto il proprio lavoro. Parliamo di un decesso ogni quattro giorni.

Le statistiche sono emerse nel corso della Giornata internazionale per porre fine all’impunità per i crimini contro i giornalisti proclamata ogni anno il 2 novembre dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite. La Giornata è stata istituita nel 2013, scegliendo il 2 novembre come data commemorare l’assassinio di due giornalisti francesi in Mali avvenuta appunto il 2 novembre 2013.

L’impunità porta a più uccisioni ed è spesso sintomo dei conflitti e del crollo del sistema legislativo e giudiziario di un Paese. L’Unesco teme che l’impunità danneggi intere società coprendo gravi violazioni dei diritti umani, corruzione e criminalità. I governi, la società civile, i media e tutti coloro che sono interessati a sostenere lo stato di diritto sono invitati a unirsi agli sforzi globali per porre fine all’impunità.

“I giornalisti sono essenziali per preservare il diritto fondamentale alla libertà di espressione – ha dichiarato Audrey Azoulay, direttore generale Unesco – garantito dall’articolo 19 della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo. Quando i giornalisti vengono attaccati impunemente, si verifica un guasto nei sistemi di sicurezza e giudiziario per tutti”.

Il tema dell’impunità tornerà nel corso della Conferenza mondiale sulla libertà di stampa 2020 il 9 e 10 dicembre 2020. La Conferenza celebrerà congiuntamente la Giornata mondiale della libertà di stampa (3 maggio) e la Giornata internazionale per porre fine all’impunità per i crimini contro i giornalisti (2 novembre) in un formato nuovo e innovativo. Nel corso della Conferenza si terrà l’evento intitolato “Rafforzare le indagini e le azioni penali per porre fine all’impunità per i crimini contro i giornalisti”. In quell’occasione verranno presentate delle linee guida per i pubblici ministeri sviluppate da Unesco in collaborazione con l’Associazione Internazionale dei Procuratori.

 

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Francesco Ferrigno
Giornalista, esperto di comunicazione, copywriter. Laureato in Scienze della Comunicazione e successivamente specializzato in digital journalism e content marketing. Collabora con diversi quotidiani, portali web e agenzie di comunicazione, tra cui Media 2000, Antimafia 2000, iGv Network, Il Mattino.