In “La disabilità in Italia”, pubblicazione del 2009 a cura dell’ISTAT, il dato riguardante il numero di disabili nel nostro Paese è impressionante: quasi il 5% della popolazione italiana soffre di una qualche forma di disabilità e quasi la metà di questa è rappresentata da persone anziane. Un errore in cui spesso si incorre è quello di sottovalutare o disinteressarsi del problema semplicemente perché facenti parte della porzione di popolazione senza conclamati problemi di disabilità. Si dimentica, però, che la persona anziana racchiude in sé forme spesso lievi, altre volte meno, di disabilità: problemi della vista, difficoltà deambulatorie, riduzione delle capacità uditive, ecc. Progettare le nuove tecnologie tenendo conto anche di queste categorie di persone produce, quindi, il duplice vantaggio di evitare il loro isolamento e semplificare la vita alle persone anziane.
Sul problema legato all’uso dei terminali pubblici – bancomat o biglietterie automatiche – si è concentrato lo sforzo di un gruppo di centri di ricerca europei che ha dato vita al progetto APSIS4ALL il cui acronimo inglese Accessible Personalised ServicesIn Public Digital Terminals for ALL spiega molto bene quali siano le sue finalità: rendere accessibile a tutti in modo semplice e personalizzato l’uso dei terminali pubblici.

Nella società moderna i servizi come il trasporto pubblico e quelli bancari sono divenuti così efficienti e facilmente disponibili da rendere difficile poterne fare a meno. Come conseguenza di questa forte domanda si è assistito ad uno straordinario proliferare di sportelli elettronici, come i bancomat e le biglietterie automatiche, la cui diffusione è divenuta così capillare da renderli insostituibili tasselli del tessuto urbano delle moderne città. È così forte la loro presenza sul territorio e così adatta alle nostre esigenze che ci è difficile immaginare una normale esistenza senza di loro. Eppure, nonostante questa nostra dipendenza tecnologica, molte persone devono rinunciare alla comodità di questi strumenti perché non sono in grado di utilizzarli. Tra queste persone ci sono sicuramente i disabili come, per esempio, chi è costretto su una sedia a rotelle e che per questo motivo non riesce a raggiungere la tastiera del terminale o a leggerne lo schermo, o i non vedenti che non possono sapere cosa il terminale gli sta comunicando attraverso il video, ma anche gli anziani o le persone che semplicemente non possiedono le capacità, l’istruzione o la cultura digitale necessaria per poter interagire con questi apparecchi. Tutte queste categorie non sono in grado di accedere ai servizi forniti dai terminali elettronici venendosi a trovare, in questo modo, in una situazione di grande svantaggio rispetto alle persone a cui questa possibilità non è preclusa.

Il consorzio APSIS4ALL nasce nel 2011 con l’intento di colmare i problemi di accessibilità incontrati da queste persone mirando a consentire loro di poter fruire in modo semplice e con maggiore soddisfazione dei servizi forniti dai terminali pubblici. Tra gli intenti del progetto APSIS4ALL c’è quello di personalizzare l’esperienza di utilizzo dell’utente, mettendo il terminale in grado di riconoscerlo e mostrare messaggi e feedback adatti al tipo di persona che lo sta utilizzando: con caratteri più grossi per gli ipovedenti, con una particolare combinazione di colori per i daltonici, oppure con la sua lingua madre per uno straniero. Del consorzio fanno parte 12 partner provenienti da tutta Europa e con caratteristiche diverse che vanno dalla ricerca alla produzione industriale. A fine progetto, nel 2014, APSIS4ALL si propone di mettere in campo alcuni sistemi automatici evoluti in Spagna e Germania, nazioni nelle quali sono presenti i partner industriali, per sperimentare sul campo i risultati della ricerca.

L’attività del progetto APSIS4ALL è iniziata con un attento studio delle esigenze dei diversamente abili, è proseguita con un’analisi dei molti prodotti disponibili sul mercato riguardanti il tema dell’accessibilità per poi concentrarsi sull’esplorazione dei progetti esistenti dedicati a sistemi innovativi di pagamento automatici. Lo scopo era quello di porre come basi del progetto tutte le soluzioni emergenti più avanzate integrando le necessità e la domanda dei disabili negli sviluppi tecnologici.
L’oggetto che si sta delineando è un chiosco interattivo dalle molteplici funzionalità, in grado di essere usato per pagamenti, programmi fedeltà, biglietteria, spot Wi-Fi, programmi on line e per un’infinità di altre applicazioni.

Il primo passo per migliorare l’interfaccia degli sportelli elettronici attuali per gli anziani, i disabili cognitivi e i sordi è semplificare i testi. Altre soluzioni comprendono l’uso di icone, di combinazioni di parlato e testo, e di icone acustiche. Questo tipo di interfacce pone, però, problemi di privacy e sicurezza che possono essere superati creando dei contesti in cui gli utenti dialogano con la macchina senza essere ascoltati da altri.
Esistono due possibili approcci per interagire con la nuova generazione di sportelli automatici: la “modalità diretta” e la “modalità indiretta”. Nella modalità diretta l’utente esegue tutte le operazioni allo sportello automatico, mentre in quella indiretta decide cosa fare prima di arrivare allo sportello e si reca da esso solo per completare il processo.

La grande innovazione introdotta dal progetto APSIS4ALL è proprio quella di omogenizzare le tecniche di attivazione delle interfacce personalizzate, operazione che può essere svolta semplicemente passando una carta sul lettore dello sportello automatico, per le carte contactless, oppure inserendola nell’apposita fessura per quelle non contactless. Il protocollo di attivazione è in questo modo comune a tutti gli utenti indipendentemente dalle loro specifiche necessità ed esigenze.
Un altro grande limite dei moderni sportelli automatici è quello di prevedere metodi alternativi di interazione solo per un limitato numero di disabilità e, inoltre, spesso un singolo sportello è focalizzato su una sola di queste. La personalizzazione dell’interfaccia viene fatta una volta sola dall’utente e può essere richiamata dalla memoria della smartcard dove è stata memorizzata ogni volta che se ne presenta la necessità senza che sia necessario ricordarsi specifici codici di attivazione o dover richiedere l’aiuto di qualcuno. L’attivazione diventa in questo modo un processo estremamente naturale e semplice non solo per le persone dotate di disabilità ma anche per altre categorie di persone come quelle illetterate o con scarse capacità tecnologiche alle quali possono essere presentate schermate di più semplice comprensione o agli anziani che possono beneficiare di testo avente una dimensione maggiore così da risultare più leggibile.
Il progetto APSIS4ALL introduce, inoltre, dei sistemi di interazione su più canali. L’utente non deve più necessariamente svolgere tutte le operazioni stando davanti allo sportello automatico ma può prepararle, prima, usando gli strumenti a lui più congeniali e accessibili, come computer e smartphone, e completare le operazioni in presenza dello sportello solo alla fine del processo e per ritirare il prodotto richiesto

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