di FORTUNATO PINTO.

I wiki hanno trasformato la Rete e non solo: hanno trasformato la ricerca delle informazioni e della loro creazione. Le enciclopedie restano lì nelle librerie e tutti fanno affidamento su Wikipedia, aggiornata senza sosta da migliaia di utenti ogni giorno. Non tutte le notizie sono corrette ma la velocità con cui il falso viene eliminato fa in modo che sia sicuramente più affidabile dei vecchi libroni conservati tra i ripiani di legno nelle nostre case. I wiki hanno modificato la ricerca delle informazioni e questo avviene anche per quanto riguarda il turismo: Wikitravel, nato sulle orme dell’enciclopedia libera nel 2003, è un progetto  dove viaggiatori di tutto il mondo possono contribuire alla formazione della più grande guida turistica di Internet.

Nel Giugno di quest’anno erano 40mila utenti iscritti e oltre 27mila gli itinerari e gli articoli di tutti i luoghi nel mondo. Diversamente da Wikipedia, gli utenti raccontano le loro esperienze inserendo i propri giudizi, consigliando i luoghi da vistare e quelli da evitare.  Nel portale la sezione “Fuori dal sentiero battuto” propone le destinazioni poco conosciute, poi queste vengono votate dai Wikitravellers che decidono quale sarà il luogo più interessante da inserire nella sezione “Destinazione del mese”.

Nel 2006 i fondatori di Wikitravel hanno venduto il progetto ad una società di e-commerce e alcuni  utenti  tedeschi  in forma di protesta hanno deciso di trasferire i contenuti in un progetto parallelo: Wikivoyage. Questo sito strutturalmente identico a Wikitravel possiede più di 10mila articoli in tedesco e circa 4mila in italiano; per quanto riguarda le altre lingue i numeri sono molto esigui, ciò è dovuto anche alla forza del progetto originale diffuso in 17 idiomi.

Dopplr diversamente da Wikitravel e Wikivoyage, che sono guide da consultare a casa quando si è in procinto di partire, è il servizio che sostituisce le mappe di casa in cui segniamo tutti i luoghi visitati con le puntine. Attraverso aggiornamenti via e-mail, sms o tweets si condividono con i propri amici le destinazioni visitate aggiungendo le informazioni che si ritengono utili e potendo usufruire di quelle aggiunte dalle persone di cui ci fidiamo.

 

Fortunato Pinto

studente Università Federico II di Napoli

Articolo precedenteAccesso universale e nuove infrastrutture tecnologiche per un’Italia che conta
Articolo successivoViaggi virtuali in posti reali