Gina Nieri (Direttrice Divisione Affari Istituzionali, Legali e Analisi Strategiche Mediaset) all’incontro organizzato da Agcom: “Tra tutele e innovazione, l’audiovisivo nella corsa all’intelligenza artificiale”.
Gina Nieri, anche parte della Task force EU contro la disinformazione, punta ai valori, all’informazione verificata che in questa corsa non possono restare indietro: “Siamo un media regolato che ha a cuore il trasferimento di tutti i valori legati all’informazione verificata, alla difesa della proprietà intellettuale – dice -.” Sottolineando che il costo di questa compliance è alto. Gina Nieri puntualizza che con l’elezione di Trump sono arrivati due messaggi: uno dal presidente della commissione giustizia del congresso americano e l’altra dal capo dell’FCC americano. Entrambi con l’obiettivo di precisare “l’Europa impedisce la libera circolazione delle merci ma soprattutto la libera attività delle aziende americane sul suo territorio”.
“Siamo in un momento difficile – sottolinea Nieri – reso ancora più complicato dal fatto che con Trump tutte le piattaforme che avevano sottoscritto il codice contro la disinformazione nel 2016 hanno invertito rotta. Sono venuti meno principi come la salvaguardia della diversità, l’inclusione e l’equità”.
Giuseppe Abbamonte responsabilità delle piattaforme
Giuseppe Abbamonte (Direttore per le politiche dei media Commissione Europea) riporta il discorso sulla responsabilità delle piattaforme. “Con la conversione del codice di buone pratiche in un codice di condotta ai sensi del Digital Service Act l’Unione Europea compie un passo decisivo nella lotta alla disinformazione digitale – precisa Abbamonte -. Il codice, pur rimanendo uno strumento volontario, è il punto di riferimento cruciale per valutare la responsabilità delle piattaforme digitali nel contrastare la disinformazione. Le piattaforme che aderiscono saranno sottoposte a verifiche annuali indipendenti, rafforzando il meccanismo di responsabilità nel panorama digitale europeo. La vera forza del codice risiede nel fatto che è il risultato di un dialogo che ha coinvolto non soltanto i giganti tecnologici americani e cinesi ma anche realtà più piccole, organizzazioni della società civile e altre entità impegnate contro la disinformazione”.
Per Abbamonte è importante bloccare i vantaggi economici della disinformazione e parla anche di relazione fra diritto d’autore e IA: “perché è chiaro che ormai le performance dei modelli di IA generativa dipendono dalla qualità e dalla quantità dei dati che vengono utilizzati per l’addestramento dei modelli delle applicazioni e questi dati sono contenuti e protetti dalla legge sul diritto d’autore”.
Commissario AGCOM Capitanio: cogliere le occasioni
Il Commissario AGCOM Massimiliano Capitanio insiste sulla necessità di cogliere le occasioni offerte dall’applicazione dell’intelligenza artificiale nella vita quotidiana, purché si posseggano gli strumenti adeguati per valutarne i rischi: “L’avvento comunque positivo dell’Intelligenza Artificiale impone con urgenza – ha dichiarato Capitanio – un’azione di responsabilizzazione per fare in modo che i cittadini possano esserne fruitori attivi e non consumatori passivi. Regole ed educazione civica digitale sono imprescindibili“.