IA e SuperEnalotto.
Una macchina può intervenire sulla possibilità di vincere? Siamo ai Robot che condizionano le nostre vite, e anche la nostra fortuna al gioco… Mito o realtà?
Lo ho chiesto a Piero Poccianti Vicepresidente dell’Associazione AI*IA e ricercatore presso il Consorzio Operativo Gruppo MPS .
Poccianti è stato protagonista di “Robot amico o nemico” appuntamento dell’ Osservatorio TuttiMedia sull’ impatti dell’Intelligenza Artificiale sulle nostre vite.
Media Duemila ha dedicato uno speciale nel numero appena pubblicato.
IA e SuperEnalotto: è possibile che una macchina possa essere capace di leggere tutte le schede giocate e produrre un risultato che non faccia vincere nessuno?
Direi che potrebbe essere possibile minimizzare i vincitori, o meglio l’esborso da parte dello Stato. Però non è un lavoro appetibile perché per la legge dei grandi numeri lo stato vince comunque sempre. Quello che potrebbe essere appetibile è individuare una strategia per far apparire che è opportuno giocare e spingere più gente a partecipare, perché se non vince nessuno, lo Stato perde.
Se esistesse una macchina per massimizzare il risultato dello Stato, dovrebbe considerare una strategia che:
1) minimizzi l’esborso per le vincite
2) massimizzi la percezione peri giocatori che giocare è conveniente.
Il punto di equilibrio fra queste due variabili è fondamentale perchè se non perdere soldi comporta un numero sempre inferiori di giocatori alla fine lo Stato perde comunque e forse di più.
Come dicevo i grandi numeri portano automaticamente al primo risultato.
Il secondo invece non è scontato. E’ un problema che i pubblicitari conoscono bene: come condizionare la gente e spingerla a comprare (in questo caso a giocare).
Per far questo qualcuno deve vincere, anche parecchio ed è un fatto che va pubblicizzato.
Una macchina capisce il modello economico, può predire il sentimento e la propensione al gioco segmentata per area geografica, reddito, sesso, religione.