La vita è una serie di collisioni con il futuro; non è la somma di quello che siamo stati ma di cosa abbiamo imparato ad essere…JOSÉ ORTEGA Y GASSET
Moses Znaimer annuncia la novità 2018. Ideacity cambia format e apre con un grande dibattito sulle promesse e sui pericoli del digitale perché Znaimer vuole far emergere le positività di questi mondi in collisione che lui ha anticipato con gli utopisti digitali.
Ideacity è l’appuntamento dedicato alla social innovation più famoso del Canada. Moses Znaimer, editore di successo sceglie relatori che rappresentano il cambiamento e con loro propone il mondo che verrà o che è già. Moses è stato con noi dell’Osservatorio TuttiMedia e Media Duemila a Roma in occasione del Premio Nostalgia di Futuro 2015.
Ha proposto la sua visione del mondo editoriale, di internet dove non si riesce a guadagnare ed è scettico sui fenomeni virali. In questi giorni si parla molto del rapporto GlobalWebIndex che riporta che il consumo di Internet sorpassa la TV. Siamo alla svolta? A Toronto parlerò con i protagonisti del cambiamento del mondo dei media, del business ed anche della cultura. Intanto il Moses Znaimer che apre il libro che contiene le biografie di tutti gli speakers 2018 che si può scaricare qui dice che: “Sono sempre stato il ragazzo più giovane nella stanza. Poi un giorno mi sono accorto che non lo ero più”.
Ha creato il mondo Zoomer, dedicato agli over 50, un impero di successo. Il mondo in collisione parte dalla sua storia di emigrato che arriva ebreo in un Canada cattolico dove riceve un’educazione tradizionale. Niente scienza, poca matematica, nessuna idea di commercio. Questo percorso che definisce “piuttosto ultraterreno” è un mondo in collisione. Oggi si definisce un bianco di successo grazie al fatto che ha portato un NewStyle in televisione nato da necessità economiche e una preferenza per il tempo reale e le tecnologie che lo permettono. Speakers Corner, una video cabina fisicamente attaccata ai nostri uffici è l’antenato dei contenuti generati dagli utenti come YouTube.
“Mi trovo a cavallo del divario Analogico / Digitale – afferma – perché mi piacciono i “vecchi” media, e credo che ci sono ancora molte cose creative da fare nel contesto. Ma nello stesso tempo, insieme alle molte collisioni anche personali che segnano ogni vita, mi ritrovo anche a vivere il dramma più grande legato all’incessante evoluzione della tecnologia. Con gli utopisti digitali che ho ammirato, sostenuto e presentato a Ideacity ho spesso predetto la morte delle cose che amo, a volte anche in modi non troppo gentili. Tutte le nuove invenzioni hanno conseguenze, non si può tornare indietro. Quindi che si fa? Come ci arriviamo, quanto c’è di utile in questi mondi in collisione? Ecco perché quest’anno mi sono allontanato dal solito format e aprirò Ideacity 2018 con un grande dibattito sulle promesse e sui pericoli del digitale tecnologia e cultura. Allacciare le cinture di sicurezza!”