Una delle risorse più ricche del paese-Italia è il suo patrimonio artistico, ma né le istituzioni né gli italiani sembrano rendersene conto. La portata e il costo dell’offesa sistematica al patrimonio artistico, storico e culturale italiano che scorre sotto i nostri occhi sono quasi incalcolabili. Si tratta dell’affronto a una ricchezza unica, ma anche di un enorme danno materiale: degrado, incuria, vandalismo, trascuratezza, saccheggi, burocrazia allontanano visitatori e turisti o non li richiamano come sarebbe possibile. Prima al mondo per il numero di siti inclusi nella lista dell’Unesco dei patrimoni dell’umanità (43 su 878), l’Italia continua ad andare a marcia indietro nel turismo: nel 1970 era in testa alla classifica mondiale per turisti stranieri ospitati, via via ha perso quote di mercato e oggi è solo quinta (superata da Francia, Spagna, Stati Uniti e Cina). Far sapere e indignare. Far sorridere e indurre a riflettere. Questo il libro si propone, offrendo una denuncia che spera di far discutere, di riportare attenzione sui beni culturali.
Il libro rappresenta un vero e proprio inno alla bellezza e all’identità dell’Italia. Inno che scaturisce, paradossalmente, da centinaia e centinaia di episodi che costituiscono, come si legge nel sottotitolo, un “viaggio tra le offese ai tesori d’Italia”. E’ un viaggio sorprendente, appassionato e anche amaro che svela infiniti casi in ogni angolo d’Italia di degrado, incuria, vandalismo, trascuratezza, saccheggi, disfunzioni burocratiche, cattiva politica. Al termine, una forte sollecitazione “a volersi bene”: è questo il titolo dell’ultimo capitolo di “Il Bel Paese maltrattato”.
Autore
Roberto Ippolito, nato a Napoli il 5 settembre 1951, è un giornalista e scrittore italiano.
Autore di “Il Bel paese maltrattato” e “Evasori” (Bompiani 2008). È organizzatore culturale. Fra gli incarichi ricoperti docente di “Imprese e concorrenza” alla Scuola superiore di giornalismo dell’università LUISS di Roma. Ed è stato direttore della comunicazione della Confindustria e direttore delle relazioni esterne della LUISS.
Ha curato l’informazione economica del quotidiano “La Stampa”. Ha dedicato l’attenzione a tutti i temi dell’economia. Per “La Stampa”, dall’aprile 1989 all’ottobre 2005, ha realizzato interviste che hanno inciso nello sviluppo di importanti vicende e ha descritto la politica delle privatizzazioni. Tra i reportage, la battaglia di Seattle, la prima grande contestazione no global in occasione della Conferenza ministeriale dell’Organizzazione mondiale del commercio (WTO). Tra le anticipazioni quelle relative agli sviluppi del caso Enimont, alla scalata Telecom Italia e al processo di liberalizzazione delle telecomunicazioni. Giornalista economico, prima di lavorare alla “Stampa”, è stato redattore nel settimanale “Il Mondo”. Ha partecipato alla nascita del quotidiano “Italia Oggi”. Le prime esperienze professionali, dopo la stampa giovanile, si sono sviluppate al quotidiano “Il Mezzogiorno d’Abruzzo”.
È stato direttore della comunicazione della Confindustria promuovendo fra l’altro l’organizzazione della rete di comunicazione dell’intero sistema associativo e direttore delle relazioni esterne della Luiss curando le strategie di presenza e immagine in particolare attraverso l’ideazione e la gestione di eventi.
Roberto Ippolito, autore del libro pubblicato dalla Bompiani, è il vincitore del Premio speciale 150° Unità d’Italia. La consegna si è tenuta a Terracina il 7 gennaio 2012 nell’ambito della manifestazione concepita per celebrare l’arte, la cultura e l’identità dei centri storici italiani promossa da “Ecco fatto!”.