Nell’annuale rapporto sullo “Sviluppo sostenibile nell’Unione Europea” di Eurostat (Ufficio statistico dell’Unione Europea), presentato a Bruxelles lo scorso giugno in video conferenza stampa, nel quale sono stati ufficializzati i dati di monitoraggio in relazione ai progressi della UE rispetto agli obiettivi di Sviluppo Sostenibile stabiliti nell’Agenda 2030 dell’ONU, è risultato che la stessa Unione è attivamente impegnata in un ruolo di primo piano per ottimizzare quanto più possibile, i progressi nell’implementazione dell’Agenda ONU, con un deciso miglioramento nel corso degli ultimi 5 anni (2015-2019). In riferimento a tale consuntivo, lo stesso commissario per l’Economia Paolo Gentiloni ha dichiarato che “mentre combattiamo le drammatiche ripercussioni della pandemia,non dobbiamo perdere di vista sfide globali come i cambiamenti climatici, la perdita dibiodiversit e la crescentedisuguaglianza sociale ed economica. L’attuazione delle politiche per raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile è la nostratabella di marcia verso un mondo migliore e l’Europa deve essere in prima linea in quel viaggio“.Nell’attesa che siano noti i dati relativi alle conseguenze del coronavirus, le tabelle registrate riguardano principalmente i seguenti obiettivi: obiettivo 16- Pace, giustizia e istituzioni forti: dove si riporta una costante diminuzione del numero di reati violenti commessi sul territorio europeo; 1-Povertà zero: negli ultimi 7 anni si è registrata una diminuzione di 12,5 milioni unità di persone a rischio povertà o esclusione sociale; 3- Salute e benessere: il dato riscontra un miglioramento delle condizioni di salute generale in relazione al numero dei cittadini europei; 8-Lavoro dignitoso crescita economica: il PIL pro capite europeo registra una moderata crescita contestualmente al tasso di occupazione. Altri obiettivi del rapporto, tuttavia, presentano delle tendenze di miglioramento molto meno significative, tra cui l’obiettivo 4– Istruzione di qualità; 7– Energia pulita e accessibile; 9– Industria, innovazione e infrastrutture; 10– Ridurre le disuguaglianze; 11– Città e comunità sostenibili; 12– Consumo e produzione responsabili; 15– La vita sulla terra; 17– Partnership per gli obiettivi. E tra questi l’obiettivo 13- Agire per il clima: nel quale, nonostante i progressi conseguiti (in particolare sulla riduzione delle emissioni del 20% entro il 2020) il cammino da compiersi richiede ancora maggiori ed ulteriori sforzi anche rispetto al persistente verificarsi dei fenomeni metrologici estremi a livello globale e, ancora, rispetto al proposito di conseguire per il 2030 una riduzione delle emissione del 40% e del 55%. Tutt’altro che rincuorante appare invece il dato relativo all’obiettivo 5-Uguaglianza di genere, dove la UE risulta persino distaccarsi dai riferimenti ONU a causa dell’andamento dell’occupazione femminile. Il riepilogo pubblicato mostra comunque, una Italia in cima alla classifica UE, relativamente a cinque obiettivi come: energia pulita e accessibile (obiettivo 7);città a comunità sostenibili (11); consumo e produzione responsabili (12); riduzione della povertà (1); parità di genere (5). Ma, nonostante i miglioramenti,sempre il nostro Paese risulta invece in fondo all’elenco in termini di pace, giustizia, istituzioni solide (obiettivo 16); imprese, innovazione e infrastrutture (obiettivo 9); lavoro dignitoso e crescita economica (obiettivo 8); istruzione di qualità (obiettivo 4), e infine, indietreggia in modo sensibile anche rispetto all’obiettivo 10- riduzione delle disuguaglianze.Gli obiettivi dell’SDG sono volti a garantire un miglioramento costante e prolungato del benessere e della qualità di vita generali salvaguardando le generazioni future, sempre a fronte del progresso economico, della giustizia sociale e della tutela e della salvaguardia dell’Ambiente.