La Giornata della Memoria è un appuntamento annuale con la storia che non ammette dimenticanze. Anche quest’anno, la Lega Nazionale Dilettanti ha voluto rendere omaggio alle vittime della Shoah con un’iniziativa che mira a coinvolgere i ragazzi delle numerose società calcistiche italiane: le figurine della memoria. Un modo originale e coinvolgente per avvicinare le nuove generazioni a un passato che non deve mai essere cancellato.

Lo sport, e in particolare il calcio, ha da sempre un ruolo fondamentale nella costruzione dell’identità collettiva. I campi da gioco sono luoghi di aggregazione, di passione, ma anche di educazione. E proprio attraverso il calcio, si può trasmettere un messaggio forte e chiaro contro ogni forma di discriminazione e intolleranza. Come scriveva Primo Levi, uno dei più grandi testimoni della Shoah, “il calcio è una lingua universale, capace di superare ogni barriera”. Le figurine della memoria rappresentano un ponte tra il passato e il presente, un invito a riflettere sul valore della memoria e sull’importanza di costruire un futuro migliore.

Le storie come quelle di Carlo Castellani, di Vittorio Staccione, entrambi calciatori e deportati a Mathausen, ci aiutano ad alimentare il ricordo della Shoah e a trasmetterlo in modo efficace alle nuove generazioni, perché la commozione che può lasciare una testimonianza rimane temporanea ma è la conoscenza della storia che ci aiuta a non dimenticare.

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Luca De Simoni
Coordinatore Area Responsabilità Sociale Lega Dilettanti