Giannetto Baldi (vicedirettore ANSA): “Informazione oggettiva, certificata e verificata per superare la crisi”
“Oggi il modo di fare informazione è cambiato, basta pensare ai politici che rilasciano dichiarazioni su Twitter. Stiamo assistendo a una profonda crisi dei giornali che vendono sempre meno copie, a una crisi della pubblicità, dunque, il futuro delle agenzie di stampa e di chi fa informazione è molto incerto. Per stare al passo con i tempi in Ansa ci siamo aggiornati a nuovi linguaggi, ma sempre saldi ai nostri principi: diffondere informazione oggettiva, certificata e verificata. Nel mare magnum di notizie apparentemente gratuite e accessibili a tutti, sapere che ci sono dei luoghi dove puoi avere una corretta informazione premia. Trasmettere news in tempo reale è sempre il nostro lavoro ma abbiamo anche ampliato l’offerta con nuovi servizi. Per noi lo scoppio della pandemia ha reso evidente che di fronte a una crisi planetaria diventava necessario l’accesso a un’informazione più riflessiva, ragionata che riportava fonti accreditate e non ultimo trasmetteva serenità. Nonostante l’Ansa sia cresciuta aprendo a nuove fonti di entrate la sostenibilità del sistema resta un tema critico. E poi arriviamo all’IA che ha ricadute significative nel giornalismo. Sono d’accordo con de Kerckhove sul concetto che il contesto lo creano i giornalisti. In ogni caso noi stiamo lavorando a due progetti in cui sfrutteremo l’IA. Il primo riguarda la traduzione dei testi che arrivano da agenzie straniere, il secondo è dedicato all’ archivio di notizie e foto al fine “.
Carlo Bartoli (Presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti): “Leggi per accompagnare il cambiamento”
“Oggi parliamo di valori fra passato e futuro ed anche dei traguardi storici della nostra professione. La legge sulla stampa è stata promulgata dal parlamento per costruire e garantire un contesto di libertà, democrazia e informazione nella Repubblica che nasceva dopo il Fascismo. La registrazione della testata e il direttore responsabile ne sono state le basi, l’aspetto è importante perché si passava ad un regime di registrazione. La differenza riguarda la nuova figura di direttore responsabile giornalista, mentre prima il ruolo era dell’editore. Ma oggi ci troviamo ad una nuova rivoluzione che è sotto gli occhi di tutti. Con la IA Generativa cambia il linguaggio, il rapporto con la realtà, la percezione di noi stessi rispetto alla realtà oggettiva che abbiamo di fronte. Il contesto culturale è in straordinaria trasformazione mentre abbiamo un apparato normativo che non rispecchia più la realtà. Sessant’anni fa è stata approvata la legge istitutiva dell’ordine che regola la nostra professione che è superata. E’ stata modificata solo in parte. Ho trovato i cassetti della scrivania pieni di carte: bozza di riforma dell’ordine approvata nel 2017, bozza approvata nel 2012 e bozza approvata nel 2009. La domanda è: possiamo continuare a esercitarsi a produrre bozze meravigliose innovative, di trasformazione della nostra professione o vogliamo cambiarla?. Oggi siamo a un bivio: vogliamo imboccare la strada dell’innovazione o vogliamo imboccare la strada della conservazione?. Abbiamo cercato di introdurre delle norme di autoregolamentazione ma è parlamento che deve intervenire”.
Paolo Borrometi (Vicedirettore dell’Agenzia Italia): “Giornalismo cane da guardia della democrazia”
“Le agenzie di stampa costituiscono la fonte primaria di informazione e soprattutto nelle situazioni di crisi mettono in risalto quanto importante sia il loro ruolo nel raccontare minuto per minuto quello che succede. L’Agi nasce negli anni ’50, a quel tempo l’Ansa aveva il monopolio dell’informazione primaria, allora l’Agi per distinguersi cercò di volgere lo sguardo in ambito internazionale, aspetto che abbiamo mantenuto negli anni. Negli anni ci siamo anche evoluti cercando di restare al passo con i tempi, siamo passati dal core business del “take” (la notizia) a qualcosa di diverso: abbiamo lanciato qualche anno fa l’app, stiamo puntando sui podcast, nuova forma di comunicazione, tutto questo senza dimenticare l’IA. L’ IA Generative non tiene conto del contesto come dice Derrick de Kerckhove, sono innamorato del giornalismo nel ruolo di cane da guardia della democrazia perché ritengo che il nostro ruolo sia fondamentale per la comunicazione istituzionale per garantire l’informazione da ogni parte politica. La democrazia si misura sul livello dell’informazione che c’è in un determinato Paese”.