«Oggigiorno si sente spesso parlare di crisi del giornalismo, ma in realtà a esserlo è solo un certo tipo di approccio. Il workshop internazionale “Il giornalismo che verrà”, giunto ormai alla sua quarta edizione, vuole essere l’occasione per riflettere sul futuro della nostra professione insieme con voci autorevoli e internazionali che a vario titolo stanno contribuendo a tracciare nuove rotte nel mondo dell’informazione». Così Giorgio Romeo ha inquadrato la otto giorni di eventi, promossa dalla sua testata Sicilian Post, che dal 13 al 20 giugno 2022 renderà la città di Catania la capitale del giornalismo che guarda avanti. «Un’iniziativa di sistema che, quest’anno in maniera ancora più stretta, vede collaborare le grandi istituzioni del territorio con realtà internazionali di primo piano, tutte accomunate dall’avere a cuore la possibilità di offrire formazione di alto livello». A patrocinare l’iniziativa sono l’Università di Catania, la Scuola Superiore di Catania, il DISUM Unict, l’Accademia di Belle Arti di Catania, The European House – Ambrosetti, la Fondazione DSe, l’Ordine dei Giornalisti di Sicilia, Rai per il Sociale, l’Innovation Hub Isola e il Teatro Stabile di Catania. Main sponsor dell’evento è Google attraverso il programma GNI,altri sponsor sono Crédit Agricole Italiae Confindustria Catania. Un’iniziativa alla quale crede fortemente anche Media Duemila, media partner insieme a realtà come il quotidiano La Siciliae la web Tv dell’Università di Catania Radio Zammù.
Scommettere sul giornalismo che verrà per Giorgio Romeo significa anche puntare sui giovani. Ecco perché, parallelamente alla kermesse ricca di eventi pubblici, la città di Catania ospita anche un corso di alto livello offerto gratuitamente a 30 giovani giornalisti, selezionati per merito da ogni parte d’Italia. A loro viene data l’opportunità di fare pratica laboratoriale a stretto contatto con nomi di rilievo della scena nazionale e internazionale. «La nostra professione avrà un futuro solo se ci saranno giovani desiderosi di raccogliere la sfida di un mondo dell’informazione in evoluzione continua. In questo senso, le oltre 100 candidature provenienti da ogni parte del Paese e per la stragrande maggioranza da giovani colleghe, ha rappresentato un segnale decisamente positivo». Dalle tecniche di storytelling (con il giornalista Guido Tiberga), passando per corsi specifici come quelli dedicati al fact-checking (con il direttore di Pagella Politica Giovanni Zagni) e al giornalismo investigativo (con il premio Pulitzer Matthew Caruana Galizia) fino alla progettazione di un sito di informazione (con Federico Badaloni di GEDI), sono le proposte dei corsi che mirano a formare giornalisti in grado di affrontare le sfide di domani.
L’altra direttrice dell’evento, come detto, è il festival che anima alcuni dei luoghi più esclusivi della città di Catania. Dal direttore del Corriere della SeraLuciano Fontana alla giornalista Laura Silvia Battaglia Al-Jalal, passando per i nomi internazionali come il sociologo Derrick De Kerckhove, la direttrice di Media Duemila Maria Pia Rossignaud, il giornalista statunitense Jeff Jarvis e Sabrina Agroub della London School of Economics, saono fra gli oltre 60 ospiti protagonisti dei 25 incontri aperti al pubblico che si svolgono presso la Scuola Superiore di Catania, presso la sede dell’Accademia di belle Arti di Catania, presso l’hub innovation Isola e, per quel che concerne la serata di gala, al Cortile di Palazzo Platamone. Lo streaming è disponibile sui canali social del Sicilian Post.
Oggi Giovedì 16 giugno la giornata di incontri alla Scuola Superiore si è aperta con un dialogo del direttore de La Sicilia Antonello Piraneo sul futuro delle local news e sul rapporto tra informazione e nuove generazioni. A seguire il dibattito sul ruolo degli open data con l’Advocacy Officer di Trasparency International Susanna Ferro, con l’esponente di Associazione Ondata Andrea Borruso e il direttore di Pagella Politica Giovanni Zagni. IL tema della comunicazione applicata al mondo della musica è affidata al giornalista Giuseppe Montemagno e alla musicologa e docente all’Università di Catania Maria Rosa De Luca. Nel tardo pomeriggi gli algoritmi ed l’ informazione sono protagonisti con il sociologo e già direttore del McLuhan Institute di Toronto Derrick de Kerckhove e direttore scientifico di Osservatorio TuttiMedia,la direttrice di Media Demilaevicepresidente dell’Osservatorio TuttiMedia Maria Pia Rossignaud e il sociologo dell’Università di Catania Guido Nicolosi.
Venerdì 17. All’accademia di Belle Arti di Catania, il reporter de La Stampa Domenico Quirico e la fotografa Tiziana Bonomo si confrontano a partire da una selezione di scatti del fotoreporter di guerra polacco Krzysztof Miller. A seguire, un dialogo tra il giornalista COPE Fernando De Haro e la giornalista dell’Osservatorio Romano Silvia Guidi su come raccontare i grandi drammi del nostro tempo. Nel pomeriggio il workshop alla Scuola Superiore di Catania con la responsabile degli spazi informativi RaiGiuseppina Paterniti, a proposito del rapporto tra servizio pubblico e nuove generazioni. A seguire un dibattito sulle opportunità per il Meridione scaturite dall’attivazione del PNRR: interverranno il Responsabile Direzione Regionale Retail Sicilia Crédit Agricole ItaliaLuca Natali, il direttore del Dipartimento di Economia dell’Università di Catania Roberto Cellini, la responsabile Scenario Sud di The European House – AmbrosettiCetti Lauteta e il giornalista AnsaMimmo Trovato. Conclusione internazionale con un panel sul buon giornalismo e le opportunità che si celano dietro la crisi dell’editoria tradizionale. Protagonisti del dibattito il professore della Newmark School of Journalism at City University New YorkJeff Jarvis, il director of News Ecosystem Developmentat GoogleMadhav Chinnappa e la vicedirettrice de Il giornale di Brescia Anna Masera.
Sabato 18.Il weekend si apre alle 9 presso la Scuola Superiore in compagnia del giornalista e autore radiofonico Antonio Talia, che svela il dietro le quinte del suo lavoro. Nel pomeriggio i lavori presso Isola sono sul tema del gender gap nel mondo giornalistico con la direttrice dei quotidinai del gruppo Monrif Agnese Pini, il direttore de La Sicilia Antonello Piraneo, la giornalista e coordinatrice di No woman no panel Arianna Voto, la giornalista de L’Osservatore Romano Silvia Guidi e la giornalista, già direttrice di Donna Moderna, Annalisa Monfreda. Protagonisti del panel pomeridiano i direttori artistici del Taormina Film Fest Federico Pontiggia, Alessandra De Luca e Francesco Alò. A chiusura il ruolo del giornalismo investigativo nel contrasto alla criminalità organizzata con il direttore della Daphne Caruana Galizia FoundationMatthew Caruana Galizia, l’Advocacy Officer di Trasparency International Susanna Ferro, il magistrato e membro togato del CSM Sebastiano Ardita e il giornalista Antonio Talia.
Domenica 19.La serata di gala della quarta edizione avrà luogo nel cortile di Palazzo Platamone in collaborazione con il Teatro Stabile di Cataniaalle ore 20. Vittime della storia è il titolo dell’evento che ripercorrerà, muovendosi tra passato e presente, storie di migrazioni e di guerre che è vietato dimenticare. Sul palco si alterneranno lo scrittore e giornalista Luigi Ballerini, la giornalista freelance Laura Silvia Battaglia al-Jalal, il direttore della Daphne Caruana Galizia FoundationMatthew Caruana Galizia, il reporter de La Stampa Domenico Quirico, il giornalista Antonio Talia e la portavoce UNHCR Carlotta Sami. La serata prevedrà anche un intervento musicale dell’orchestra d’archi Musica insieme a Librino, concertatore M° Francesco Senese, introduzione e testi a cura di Joshua Nicolosi.
Lunedì 20. Scrittura per ragazzi e giornalismo: quale legame? A questa domanda, risponderà lo scrittore e psicanalista Luigi Ballerini,, poi Federico Badaloni, responsabile del UX design per il gruppo GEDI, illustrerà i segreti della progettazione funzionale per guadagnare la fiducia dei lettori. A chiudere in bellezza la manifestazione, un altro ospite di eccezione: il direttore del Corriere della SeraLuciano Fontana protagonista di un incontro dal titolo Il futuro dei giornali. Il futuro del Paese.