Questa settimana segnaliamo il volume: “Il giornalismo digitale” (Carocci editore) di Luca Serafini.

Con il passaggio su internet dei processi di produzione, diffusione e ricezione dell’informazione, la sociologia del giornalismo è andata incontro a una significativa rielaborazione del proprio apparato concettuale. Numerose teorie, come quelle del gatekeeping e dell’agenda-setting, sono state infatti ampiamente aggiornate e ridefinite. Allo stesso tempo, diversi termini coniati per rappresentare le caratteristiche della società digitale, per esempio network society e platform society, hanno trovato applicazione anche negli studi sul giornalismo. Il volume offre una vasta panoramica degli approcci sociologici al giornalismo digitale, analizzando la loro connessione con le pratiche concrete di chi – si tratti di redazioni strutturate o di realtà editoriali e nuove professionalità emergenti – fa informazione sul web. Viene quindi approfondito l’impatto delle tecnologie digitali, dei social media e dell’intelligenza artificiale sulle dimensioni istituzionali, economiche, sociali, normative e valoriali della professione giornalistica. In questo modo, si fa luce non solo sul rapporto fra il passato e il presente, ma anche sulle tante sfide che la fase attuale della trasformazione digitale pone al futuro del giornalismo.

Luca Serafini è assegnista di ricerca in Sociologia della comunicazione all’Università degli Studi di Napoli Federico ii e insegna all’Università di Roma LUMSA. Iscritto all’Albo dei giornalisti, è stato caporedattore della testata “TPI – The Post Internazionale”. Tra le sue pubblicazioni: Fact-checking. Epistemologie e pratiche informative: un’analisi sociologica (con G. Zagni; FrancoAngeli, 2024)

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