di GIOVANNA MAGGIONIÂ Â Â Â Â Â Â
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Il binomio tra carta stampata e lettura dei contenuti tramite iPad o tablet più in generale va analizzata a fondo e con grande anticipo perché in questo si ritrova il futuro dell’editoria. I cambiamenti tecnologici che stanno permeando questo decennio, la rapidità con la quale modifichiamo le nostre abitudini di consumo della tecnologia e quindi dei mezzi di comunicazione ci obbligano, come aziende che investono in pubblicità , ad essere sempre vigili su quanto accade se non addirittura precursori.
Per questo l’Upa ha ritenuto di dare dei segnali di conoscenza su un fenomeno quali quello dei tablet con il quale avremo a che fare nel prossimo futuro. I tablet risultano essere, infatti, un vero e proprio paradigma nella fruizione dei contenuti editoriali. Una ricerca recentissima è stata condotta da Upa, sicuramente la prima nel suo genere, che si è posta l’obiettivo di cogliere quei segnali che il mondo della comunicazione deve conoscere per meglio utilizzare le opportunità che la tecnologia mette oggi a disposizione. L’indagine mette in luce come ci sia grande potenzialità per una stampa di qualità attraverso un nuovo strumento in grado di diffonderla con modalità di fruizione altrettanto valide rispetto a quelle attuali. Internet sta rivoluzionando la comunicazione e la connessione è diventata un bisogno primario per ogni individuo. La ricerca ci dice di un vissuto sorprendentemente emozionale dell’iPad: una lampada di Aladino che semplicemente sfiorandola ci mette a disposizione funzioni da mille e una notte. L’avvento dei tablet è paragonabile come portata innovativa a quello della televisione negli anni Cinquanta: una dimensione dove ci si lascia sedurre dai contenuti, anche da quelli pubblicitari. La pubblicità aumenta il suo impatto diminuendo la sua invasività .
I tablet sono riusciti a collocarsi all’incrocio di tre modalità d’uso dei media oggi a disposizione: quello del Web, quello della carta stampata e quello della televisione. È stato semplificato il Web, uno dei problemi più ardui del digital divide, e hanno reso la lettura della carta stampata un’esperienza esteticamente affascinante.
Le applicazioni hanno semplificato l’accesso a Internet e la bellezza delle immagini hanno trasformato la lettura della carta in un’esperienza inedita.
La conclusione della ricerca è la consapevolezza che i tablet sono esaltatori di contenuti e, in quanto tali, possono costituire dei veicoli ideali per la pubblicità , associata ad un contesto qualificato ed estremamente raffinato.
Il rilancio dell’editoria passa per i tablet vuole significare che gli editori devono sviluppare versioni specifiche e non semplicemente trasferire il quotidiano in formato pdf sull’iPad, devono credere nella tecnologia con le conseguenze che questa comporta.
Un grande limite invece alla diffusione di massa è dato dalla scarsa disponibilità della banda larga e il Wi-Fi conta solo 4 mila punti di accesso in Italia. Questo potrebbe costituire un freno ad un fenomeno per il quale si stima che dai 300 mila iPad oggi venduti in Italia si passi al milione entro il 2011 in Italia mentre nel mondo le tavolette digitali sono 19 milioni arrivando a 208 milioni entro il 2015.
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Giovanna Maggioni
Dierettore Generale UPA