Questa settimana sono due i nostri appuntamenti: il primo “La carta al tempo di Internet: Ri/conciliare valori e conoscenze”, mercoledì al Senato con Giulio Anselmi e Derrick per approfondire i fenomeni moderni che allontanano i giovani dalle tradizionali piattaforme di informazione come i giornali cartacei, malattia che contagia anche la televisione che è incalzata da Youtube.  Gli utenti oggi passano sempre più davanti allo schermo del computer questo è un dato certo. Il secondo, la presentazione di “Sapere Digitale” tocca a me. Il libro scritto a quattro mani da Annalisa Buffardi e de Kerckhove  –  propone un’analisi dei processi moderni. Con la lettura noi ricostruiamo eventi e azioni nella nostra mente, attraverso un processo che non impegna direttamente i sensi –  si legge nel libro – quale la  differenza della lettura su schermo? Se l’immersione è totale con lo schermo di un computer perché non lo è con la televisione ? Toccare il contenuto del nostro pensiero è possibile in un contesto digitale. In quello reale no? Domande alle quale cercano risposte e Derrick si propone di presentare la sua ricerca sul nostro “inconscio digitale”, un insieme crescente di dati su ciascuno di noi catturati dalla rete. La curiosità è che sono accessibile a molti tranne che a noi stessi, generalmente.

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