Immuni alla verità: quello che (non) dobbiamo sapere sul potere digitale. Nicoletta F. Prandi – Introduzione Fiorello Cortiana Ed. Guerini e Associati
Immuni alla verità. Nicoletta Prandi ci immerge nell’attualità futuristica di un mondo che governato dalle macchine lascia poco spazio all’umanità. Gli scenari da Black Mirror ( per chi ha visto la serie futuristica che ha fatto molto parlare gli appassionati di science fiction) sembrano materializzarsi per mancanza di lungimiranza da parte di chi sa e di una regolamentazione lenta che non riesce a stare al passo con i tempi. Argomento che è trattato con particolare acutezza nelle pagine dedicate all’intervista al professor Agostino Ghiglia, componente del Garante per la protezione dei dati personali.
Agostino Ghiglia parla di etica e di morale ponendo all’attenzione del lettore il fatto che sebbene i valori etici e morali per esempio dell’IA siano ampiamente condivisi “ bisogna considerare che le radici culturali, quindi i valori morali siano differenti da Paese a Paese soprattutto laddove non vi sono norme giuridiche che li recepiscono o costituzioni che li identifichino come valori da proteggere”.
Per Agostino Ghiglia il problema occidentale è nel presupposto che noi pensiamo che la nostra visione del mondo sia “la visione oggettiva e oggettivabile quindi esportabile”.
Il testo propone argomenti di riflessione ed evidenzia lo Stato dell’arte della società moderna condensandola nella parte dedicata alla smart city che definisce così: “Server e data center apparato cardiocircolatorio e nervoso di questo mastodontico ciclope urbano, il suo occhio la centrale di controllo…… i sensori connessi le nostre mega-sinapsi, i dati della città un palcton 4.0”.