Helsinki – Dal 1 luglio l’accesso a Internet e’ diventato un diritto civile fondamentale in Finlandia. Olli-Pekka Rantala, alto funzionario del ministero delle Comunicazion ha sottolineato: “Siamo il primo Paese al mondo ad averne fatto un diritto basilare”. I finlandesi, a cui è stata garantita una connessione di un megabit al secondo, potranno godere di una infrastruttura in fibra ottica o via cavo entro il 2015.
La notizia è succosa per la società del Terzo Millennio che si va a costruire ed è stata immediatamente e positivamente commentata sulla Rete, dove si ricordano alcuni precedenti di questa mossa, che tuttavia – rispetto alle altre – ha il pregio della concretezza.
“In Francia – ricorda Gabriele di Palma sul Corriere della Sera on line – nel giugno scorso la Corte Costituzionale ha dichiarato l’accesso a Internet un diritto dell’uomo, in Estonia la dichiarazione del diritto si è avuta nel lontano 2000 e in Grecia un paragrafo della Costituzione indica chiaramente il diritto all’accesso all’informazione digitale, ma nessuno ancora aveva rinforzato a tal punto le dichiarazioni di principio. In Italia, invece, continuiamo a scivolare indietro nelle classifiche di sviluppo dell’infrastruttura”.
Ma torniamo alla decisione della Finlandia, che può definirsi storica, anche se il Paese di Linus Torvalds (quello di Linux e dell’open source) è già ai primi posti nel mondo per la diffusione (oltre il 96%) di Internet nelle case. Trasformare questa situazione di fatto in un diritto civile significa dunque, per il governo di Oslo, solamente raggiungere con l’infrastruttura di rete quel 4% di case residue. Compito tuttavia non facile se si pensa alla geografia della Finlandia. Quel 4% appartiene infatti ad aree remote del Paese che offrono scarsissimi ritorni all’investimento.
“Non vale la spesa per gli operatori l’interramento di cavi per chilometri nella tundra finnica a fronte di pochi abbonamenti, e infatti – sostiene Gabriele di Palma – non l’avrebbero mai fatto se non fosse sopraggiunta questa storica decisione del governo”.