Persona digitale, digito appunto le due parole su Google (naturalmente) e scopro che siamo i primi a parlare di persona digitale. La schermata che si apre sotto i miei occhi inizia con Persona (persona.info). Scopro che è una pagina di metodi contraccettivi. La seconda  è dedicata all’Agenda Digitale e Prima Persona. Mi incuriosisce, approfondisco e scopro che è il nome di un’associazione. E poi ecco in quarta posizione Media Duemila e l’Accademia dei Lincei su Persona digitale e McLuhan. E poi, ancora noi con: le influenze trasversali sulla persona digitale. Sempre noi di Media Duemila. Finalmente ci siamo un primato assoluto, grazie a de Kerckhove ed a quanti hanno capito con noi che è una questione di vita o di morte comprendere le caratteristiche dell’io digitale. La storia parte da BrainFrames (1992) il testo di Derrick che propone la prima analisi e le prime interazioni fra il mondo e l’essere digitale con il suo nuovo cervello. Oggi dai primi abstract che arrivano un elemento  di unione riguarda l’era del Touch screen e le emozioni di una tecnologia  simile all’emozione tattile.  Roberto Saracco (direttore Eit ICT Lab di Trento)  dice: “Le tecnologie in fase di scomparsa dalla nostra percezione influenzano veramente il nostro modo di percepire la realtà e di interagire. Ognuno vive il suo futuro”.
Derrick analizza le emozioni e sostiene che tutte le app dedicate alla meteorologia dovranno informare sullo stato di salute del mondo, alla persona digitale non basta più sapere che tempo fa.
Fontana ricorda che in ogni tempo succede di lasciare cinicamente indietro chi non mantiene il passo. Ed è proprio perché noi non vogliamo lasciare nessuno indietro che cominciamo a parlare di persona digitale e delle sue esigenze. Anche il premio Nostalgia di Futuro 2012 è dedicato alla persona digitale, speriamo che le tesi di giovani neolaureati arrivino con idee condivisibili e sostenibili.

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