Gino Roncaglia (professore Università Roma Tre) condivide le riflessioni che sono state fonte per il suo nuovo libro “Intelligenza artificiale e forme della cultura: capire la rivoluzione?” edito da Laterza.
“Il libro nasce dall’idea di confrontare tra di loro due paradigmi alternativi di produzione delle conoscenze – spiega Gino Roncaglia vincitore fra gli assegnatari di Nostalgia di Futuro 2023 -. Uno è quello architettonico a cui siamo abituati da tanto tempo, cioè quello di organizzare, di mettere ordine, compito delle enciclopedie, delle biblioteche e del sistema dell’istruzione”.
Per l’autore oggi siamo al cambio di paradigma perché con l’IA generativa sta cambiando anche il nostro modo di produrre conoscenza.
“L’IA ci porta al cambiamento di paradigma a cui eravamo abituati. L’uomo da sempre desidera costruire macchine intelligenti. La nostra intelligenza ha un carattere logico linguistico e quindi si presta ad essere esaminata attraverso regole, ecco perché c’era un enorme ottimismo sul fatto che si potessero raggiungere questi risultati in tempi brevi, cosa che non è accaduta. Il grande cambiamento è stato il passaggio da un paradigma probabilistico a uno deterministico. Cosa accadrà in futuro a questi sistemi di IA non lo sappiamo, oggi ci troviamo a domandarci se questi sistemi hanno una loro capacità creativa. In realtà questi sistemi non copiano e ripetono ma producono e generano, dunque non c’è dubbio che l’intelligenza artificiale cambierà il nostro modo di vivere e di conoscere”.