Che cos’è Internet of Things? Ogni oggetto (device) tecnologico che è attivo tramite Internet ed entra a far parte della nostra esperienza di vita quotidiana da un lato acquista una sua identità nel mondo digitale, dall’altro lato diventa una machine (apparato) della Rete. L’interconnessione machine-to-machine via Internet fa sì che si passi da una dote di singoli oggetti intelligenti (orologio, bilancia, smartphone, tablet, car, semafori, illuminazione, irrigazione, bilancia, bicicletta, ecc.) ad una nuvola di Things in Reti intelligenti. Intanto, ogni digital device diventa il nostro piccolo-grande Avatar iper-connesso.
Da qui alcune questioni-chiave. Occorre avvalerci di standard di accessibilità. Come governare le informazioni della connettività permanente? Come misurare e controllare le multifunzionalità della Rete? La complessità è tale che dobbiamo ricorrere solo agli Open Standard.
Il 2014 è stato un anno di ripresa per l’ICT. Nel secondo semestre il mercato dei produttori ha registrato una crescita della diffusione e del fatturato. Soprattutto a seguito dell’incontro tra i grandi Players e le Start-Up che operano sul fronte dell’innovazione dei Servizi info-digitali e degli Applicativi.
Il fenomeno è segnalato dallo Smart World che riguarda l’interesse dei consumatori globalizzati per i seguenti settori: l’Home digitalizzata; la spesa della P.A. locale per la pianificazione dei servizi Smart City; gli investimenti dei Consorzi e delle Aziende Made in Italy per lo Smart agro-alimentare; le grandi Aziende (Amazon, Apple, Google, Samsung, PTC, ecc.) interessate al C2B (Consumer-to-Business). Su questa nuova frontiera dell’ICT l’Italia è il secondo Paese in Europa. Come mai? Quale domani si prospetta?
Sullo ‘stato dell’arte’ l’Osservatorio “Internet of Things” (IoT) degli Osservatori.Net del Politecnico di Milano ha presentato una corposa ricerca sui valori di mercato. Dal 2010 in avanti la crescita degli oggetti (devices, things, gingilli, apparecchi mobili, ecc.) connessi tramite rete cellulare è incrementale. Se tra il 2011 ed il 2012 risultò +25%, dal 2012 ed il 2013 fu pari a + 20%. Nell’ultima annata è stata + 33%, con un valore di mercato di +28% (ovvero 1,15 miliardi di Euro). La connessione via rete cellulare è dominante (74%), ma l’uso (26%) di tecnologie diverse non è da poco.
Secondo Angela Tumino, ricercatrice dell’Osservatorio milanese, oggi in Italia ci sono 8 milioni di oggetti intelligenti connessi via rete cellulare. Soltanto Smart Car e Smart Home & Building creano il 60% di valore di mercato. L’interesse dei consumatori per l’acquisto di oggetti intelligenti per la casa è in crescita. È un mercato in cui cresce l’ingaggio delle Start Up più innovative. Attirando l’attenzione e gli investimenti dei grandi Players globali. Che cosa si prospetta per il 2015? Un boom della spesa per gli oggetti legati al Wereable, alla Factory ed all’Agriculture.
Che cosa riguarda Internet of Things? Le applicazioni di Internet per quanto concerne: Smart Environment (trasporti pubblici, parcheggi, illuminazione pubblica, ecc.); Smart Grid (elettricità, acqua, gas, calore, ecc.); Smart Building (elettrodomestici, clima, sorveglianza, confort, ecc.); eHealth (diagnosi da polso, tempi di cura, localizzazione servizi, ecc.); Smart Car (mappe, guida controllata, video-parcheggio, tariffe, ecc.); Smart Logistics (noleggio, tutela brand, monitoraggio mobile, ecc.); Smart Asset Management (gestione guasti, manomissioni, tracciabilità, ecc.); Smart Factory (gestione macchinari, prodotti, operatori, ecc.); Smart Agriculture (monitoraggio clima, risorse, impatto ambientale, ecc.).
Tutti questi ambiti vedono proliferare delle Start Up che, dotate di applicativi dell’innovazione, attraggono investimenti. Insorgono così dei nuovi ambiti dell’offerta, che, suscitando l’interesse di un nuovo tipo di consumatori, prima ancora di cambiare l’assetto del mercato generano un nuovo tipo di valore economico. Già a partire dal momento stesso in cui i grandi Players cannibalizzano gli operatori emergenti sia elargendo degli investimenti di controllo, sia con acquisizioni per incorporazione parallela. Così, da una parte l’innovazione delle Start Up allarga la platea del Consumer. Dall’altra parte, il mercato globale vede aumentare la produzione di ogni sorta di Things by Internet per l’esperienza quotidiana del consumatore.
Per il Convegno “Internet of Things: l’Innovazione che crea Valore”, tenutosi martedì 14 aprile presso il Politecnico milanese, i responsabili del Report (Alessandro Perego, Antonio Capone, Giovanni Miragliotta, Angela Tumino, Emanuela Pala, Razvan Pitic, Giulio Salvadori) hanno portato sul palco una decina e più di relatori ed una trentina e più di discussants – in rappresentanza delle aziende italiane che hanno ruolo di stakeholders. Molti interventi hanno evocato Milano Expo 2015 come il primo ‘banco di prova’ di Internet of Things per il Paese. Nel complesso, l’interesse suscitato è stato tale che la platea (circa quattrocento operatori e alcune decine di studenti) ha tenuto ‘botta’ per un’intera mattinata.
Bruno Sanguanini