di DARIO GENTILI –

Lei proviene dal mondo dell’informatica, è un affermato esperto del settore, ed ora è candidato per Scelta civica senato. Il suo, quindi, è un punto di vista privilegiato per valutare il ruolo di internet e del Web 2.0 nell’attuale campagna elettorale.
Certo. Ma non sono affatto un neofita riguardo al rapporto tra i nuovi media e la politica. Sono ormai sette anni, dall’epoca di quando ero Presidente dell’Associazione Italiana Internet Provider, che ho maturato esperienza del rapporto tra la politica e il mondo di Internet. Devo dire che nei vertici dei partiti ho riscontrato una certa attenzione verso le problematiche e i mezzi della rete, ma poi è difficile che tale attenzione si ritrovi nell’agenda dei leader. Sono tematiche, queste, che da anni, carsicamente, accompagnano il dibattito e la discussione politica.

Lei ha anche una certa esperienza riguardo all’uso di Internet nelle campagne elettorali. Che differenza trova tra quelle americane rispetto all’attuale campagna elettorale italiana?

Sì, ho avuto contatti con Blue State Digital, l’azienda che ha curato la prima campagna elettorale di Obama sui nuovi media. Per dire la verità, non c’è nella sostanza grande differenza rispetto a quello che viene fatto in Italia. La differenza principale consiste nel pubblico a cui ci si rivolge, in quanto in Italia è centrale il ritorno della campagna elettorale svolta sui nuovi media sui media tradizionali, in particolare sulla televisione. Certo, anche negli USA i nuovi mezzi di comunicazione sono utilizzati per generare un ritorno sui mezzi tradizionali, ma il fenomeno non è così marcato come in Italia, dove, a differenza degli USA, solo metà della popolazione è online.
Inoltre, in USA non c’è la legge sulla privacy e quindi necessità del consenso per poter gestire i dati personali in campagna elettorale. Là ci sono liste che vengono analizzate per capire la tipologia di persone a cui ci si rivolge e, quindi, si prende contatto diretto con l’elettorato: pur nascendo su Internet, la campagna elettorale ha poi un ritorno sul territorio, entrando nelle case della gente con l’organizzazione dei volontari. Hai pertanto un feedback diretto, che risulta fondamentale in campagna elettorale.

Immagino che le tematiche informatiche abbiano un ruolo importante nel suo programma elettorale.

Sì, ho intenzione di dare un contributo su questi temi. Sono secondo di una lista dove sono presenti grandi eccellenze nel proprio settore e che hanno familiarità con il mondo di Internet. È il caso di Ilaria Capua, che ha dato un contributo determinante alla comprensione dell’influenza aviaria e ha messo online i risultati delle sue ricerche, rendendo pubblica la sequenza genetica del virus dell’aviaria. Un esempio importante di scienza open-source. In generale, è una bella squadra di gente competente.

Dario Gentili

media2000@tin.it

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