Riportiamo l’intervista di Milly Tucci (Wister) a Giusy Versace, donna coraggiosa, privata delle gambe a causa di un incidente stradale nelle strade poco sicure e spesso dissestate del nostro Paese.
Oggi Giusy con le gambe artificiali è una campionessa di corsa e in questi giorni semifinalista di Ballando con le stelle.
Cara Giusy con la tua storia e con i tuoi piccoli e grandi progressi nella trasmissione Rai Ballando con le stelle ci fai amare la vita ogni giorno e ci trasmetti gioia. Che messaggio daresti a chi per varie ragioni nella sua vita ha perso la speranza?
Io credo che la vita di tutti, nessuno escluso, sia un pò come le montagne russe e dunque segnata da momenti belli ma anche da momenti difficili o particolarmente dolorosi. Il segreto sta nel trovare la forza per affrontare la vita sempre e comunque. È solo una questione di scelte. Io ho rischiato di morire e grazie alla grande fede che mi appartiene ho deciso di dare valore alla vita pur vivendola con un handicap. Io ho guardato il bicchiere mezzo pieno e nelle mie nuove gambe, nonostante la fatica e il dolore, non ho visto una croce da portarmi dietro ma una seconda opportunità. Adesso farei peccato davanti a Dio se io la sprecassi.
Tu (come me) vieni da una città della Calabria, una delle regioni che più presenta problemi di sicurezza delle strade, problemi economici e rischi ambientali. Sulle strade italiane spesso avvengono incidenti stradali mortali, come secondo te bisognerebbe intervenire per rendere più sicure le strade?
Beh questo è un domandone. Purtroppo non ho la risposta. Forse, banalmente, basterebbe che la gente imparasse ad essere più responsabile. Il guidatore da un lato ma anche gli addetti ai lavori che ahimè a volte lavorano con leggerezza e poca professionalità creando situazioni che mettono a rischio la vita degli altri.
Parliamo ora di gender gap: Il prossimo 5 dicembre si svolgeranno a Roma gli Stati Generali delle Donne: come secondo te le donne potrebbero rendere questo paese un posto migliore? Che tipo di persone secondo te dovrebbero guidare il nostro paese e la nostra regione per uscire dalle emergenze? Quali le priorità che si dovrebbero affrontare per migliorare la qualità della vita delle donne? Per ridurre la disparità sul lavoro?
Oh mamma…. Domande da 2 milioni di dollari. Non saprei davvero. Innanzitutto secondo me le donne è vero che potrebbero dare un valore aggiunto e su questo aspetto per fortuna l’Italia si sta evolvendo.
Il paese dovrebbe essere guidato da gente che crede davvero in quello che fa, che la smetta di fare promesse e che si metta a studiare più attentamente i problemi anche più piccoli, le vere necessità della gente comune. Emergenze è un termine troppo generico, se parli di questo con 10 persone diverse, ti daranno ognuno una risposta diversa perché l’emergenza è spesso soggettiva. Oggettivamente oggi l’emergenza maggiore è la disoccupazione, è anche quello che rende tutti più nervosi e sfiduciati. Purtroppo nessuno ha la bacchetta magica e il nostro sistema, nonché la costituzione stessa, sembra essere una macchina ormai troppo arrugginita, ci vorranno anni prima di rimettere in moto gli ingranaggi. Adesso dobbiamo tutti avere più fiducia e pazienza.
Per migliorare la qualità della vita delle donne non saprei, di certo posso dirti che si potrebbe fare tanto per migliorare la qualità della vita di tanti disabili a cui lo Stato concede briciole chiamandole “pensione” e ausili obsoleti, togliendo loro l’opportunità di vivere più degnamente.
Io credo che non ci sia più tanta disparità sul lavoro, o almeno dipende dai settori, le donne negli ultimi anni hanno imparato a prendersi il proprio spazio. Tutto dipende da quanta voglia abbiamo di fare sacrifici , perché per avere spazi ed essere appagati nell’ambiente lavorativo comunque si devono fare sacrifici. Nessuno regala niente.
C’è qualcosa che ti spaventa? E dove trovi la grande forza che esprimi e trasmetti anche a chi ti vede?
Dopo aver visto la morte in faccia, non saprei davvero dirti cosa mi spaventa ….forse l’ignoranza e la cattiveria. Quella vera, quando la incontro, mi spaventa davvero.
La mia forza sta non solo nell’amore della mia famiglia, che è un grande dono, ma sopratutto dalla fede. Io prego tanto e credo in Dio, questo mi aiuta a dare un senso a ogni cosa che faccio.
Concludendo con la tua storia personale e con il tuo esempio di sportiva e di donna hai superato i tanti ostacoli fisici, materiali, logistici, psicologici che il grave incidente stradale ha portato… Ma non ti sei mai chiusa nel dolore, anzi sei uscita fuori dal dolore e hai portato te stessa fuori dalle difficoltà; che consiglio daresti alle lettrici di LeadingMyself su come orientarsi nel loro quotidiano?
Il mio unico consiglio è di non arrendersi mai, di non abbattersi, di non scappare dal dolore e di affrontarlo… Di avere fede, di avere coraggio, di non sottovalutarsi e di amare la vita e il prossimo. Questi, per me, sono gli ingredienti giusti per il piatto perfetto.
Quale sarà finito il programma “Ballando con le stelle” il tuo prossimo progetto futuro?
Ne ho tanti quindi non saprei da dove iniziare. Certamente riprenderò i miei impegni lavorativi, quelli con la onlus che ho fondato (disabilinolimits,org) e i miei allenamenti. L’anno prossimo abbiamo un mondiale e la stagione agonistica riprende a marzo con le gare indoor. Il mio coach, che non vedo da due mesi, non vede l’ora di farmi trottare come si deve. Il freddo di Milano mi aspetta …HELP!!!
E’ stato un onore per me intervistare Giusy che con la sua fede e la sua forza riscalda Milano e il Paese tutto. E’ un corso avanzato di coraggio vivente. Con questo spirito continuerò la mia caccia di talenti e testimonial che hanno l’entusiasmo e la voglia di insegnarci a rendere il Paese un Posto migliore e tirare fuori la forza anche in condizioni avverse. #leadyourself con #leadyngmyself