Tutti in fila per “il futuro degli smartphone”, com’è stato definito dalla casa madre e da alcuni esperti, ma la domanda è: è davvero così? È arrivato da pochi giorni anche in Italia l’atteso iPhone X, realizzato da Apple in occasione del decimo anniversario del lancio del primo telefono con la mela. Presentato a settembre dall’amministratore delegato di Cupertino Tim Cook, iPhone X doveva essere in grado di reggere le aspettative degli appassionati di tutto il mondo.
La parola chiave più utilizzata è stata “rivoluzione”, e chi è riuscito ad accaparrarselo (le scorte al momento sarebbero limitate per alcuni problemi di produzione e per la decisione di lanciarlo in contemporanea in tutto il mondo) ha avuto l’arduo compito di testarlo. Tre gli aspetti maggiormente attesi, potenza e prestazioni a parte:, lo schermo “totale”, il Face ID, la durata della batteria. Tre fattori su cui Apple ha scommesso fortissimo. “Da sempre immaginiamo un iPhone – hanno spiegato da Cupertino – fatto di solo schermo. Un oggetto così coinvolgente che ti fa immergere in quello che vedi. E così intelligente che sa rispondere a un tuo tocco, a una parola, persino a uno sguardo. Con iPhone X quella visione diventa realtà. E il futuro può cominciare”.
IPhone X è il primo smartphone a tutto schermo allargandosi agli angoli e perdendo anche il tasto Home. L’unica cosa che interrompe “il flusso” è la fotocamera in alto che si presenta come una tacca nera. Chi lo ha provato ha parlato di un’esperienza incredibile grazie al display in tecnologia Oled chiamato Super Retina da 5,8 pollici (fornito da Samsung) che segue le curve del telefono. “Il contenuto è diverso da qualsiasi altra cosa abbia mai visto. – ha scritto Creative Live Blog – E il bordo smussato ai lati è incredibile. In qualche modo umanizza ancora di più il dispositivo. Mi sembra di tenere in mano le mie foto e i miei video, non un dispositivo su cui vederli”.
Il motivo della tacca nera sullo schermo sta nel fatto che Apple doveva ritagliare il giusto spazio per telecamere e sensori. Questi strumenti permettono l’attivazione del Face ID, che di fatto ha mandato in pensione il Touch ID. Il riconoscimento facciale è reso possibile dalla TrueDepth Camera e dalla modalità Portrait Lighiting, che mette a fuoco il viso separandolo dallo sfondo. Face ID funziona alla perfezione: tramite il riconoscimento del viso si può sbloccare il telefono, autenticarsi senza password e addirittura effettuare pagamenti. “Il nuovo sistema di riconoscimento – hanno detto da Apple – proietta e analizza più di 30mila punti invisibili per creare una mappa accurata del tuo volto. Grazie all’apprendimento automatico, Face ID si adatta ai cambiamenti del tuo aspetto nel tempo”.
“Mi riconosce con la barba e senza, – hanno affermato da Cnet.com – con gli occhiali e senza, con gli occhiali da sole e persino nel buio totale. (La fotocamera a raggi infrarossi fa il lavoro difficile, non la fotocamera tradizionale.) Non si è sbloccato con nessun altro tra tutti quelli cin cui ho fatto la prova”. Hanno utilizzato più cautela gli esperti del The Guardian: “Face Id funziona abbastanza bene. Sembra efficace nel difendere il telefono dagli intrusi”.
Anche la batteria, uno dei punti critici da sempre dell’iPhone, pare durare di più rispetto ai modelli precedenti, anche se è presto per dirlo visto che lo smartphone è arrivato nei negozi da pochissimi giorni. IPhone X si ricarica comunque anche via wireless, “dalle postazioni e dalle basi wireless che trovi negli hotel, nei bar e negli aeroporti di tutto il mondo” ed Apple ha dichiarato che “un performance controller di seconda generazione e lo speciale design della batteria ti danno, rispetto ad iPhone 7, fino a due ore di autonomia in più tra una ricarica e l’altra”.
Se iPhone X rappresenterà davvero una rivoluzione lo si dovrà anche ad A11 Bionic: “È il chip più potente e più intelligente mai visto su uno smartphone, con un motore neurale capace di svolgere fino a 600 miliardi di operazioni al secondo. I quattro core ad alta efficienza della nuova Cpu sono fino al 70% più veloci rispetto al chip A10 Fusion. E i due core ad alte prestazioni sono fino al 25% più scattanti”.