Questa settimana segnaliamo il libro “ItaloGlobali. Viaggio nell’Italia che vive al ritmo del mondo” di Gabriele Caramellino (Fausto Lupetti Editore).
Spiega il curatore del libro, Gabriele Caramellino: “Esiste una Italia che vive al ritmo del mondo, e gli italiani devono saperlo. Così come bisogna sapere che essere globali e digitali è la strada maestra per vivere nel mondo di oggi e di domani. Questa Nazionale ItaloGlobale è dislocata tra Italia, Gran Bretagna, Stati Uniti, Canada e racchiude tre generazioni di persone. Il gruppo di autori è suddiviso in tre grandi aree: le personalità del mondo della cultura che offrono uno sguardo d’insieme sull’attualità; il gruppo degli esperti di business ed innovazione tecnologica; il gruppo dei creativi più rivolti al lato umanistico. Con questo libro, vorremmo delineare una prospettiva più lucida sui cambiamenti sociali, culturali, economici e tecnologici di questi anni. Le storie raccolte nel libro si alimentano dell’esperienza lavorativa ed umana dei professionisti che hanno accettato di partecipare a questo laboratorio su carta. Si tratta di un gruppo molto diversificato per età, formazione e biografia professionale, ma accomunato dall’interesse per il mondo di oggi e di domani. La struttura del libro è figlia di questo tempo ibrido in cui il fiume della modernità è straripato e le narrazioni lineari del tempo moderno si stanno sciogliendo nel flusso informativo e comunicativo dei linguaggi digitali. Viviamo ormai in una società plurale: prenderne atto è il primo passo per collegarsi con lo spirito del tempo. La contaminazione è il dato di fatto di questa epoca in cui l’umanità ha raggiunto la cifra di 7 miliardi di persone sulla Terra”.
Il libro è strutturato in cinque parti. La prima parte – ItaloGlobali – racconta le storie di chi si confronta quotidianamente con il mondo: perché vive all’estero o perché vive tra Italia ed estero. In particolare, il mondo anglosassone (Gran Bretagna e Stati Uniti) è qui rappresentato attraverso le storie degli italoglobali che lo frequentano per lavoro e per scelta di vita, con il passaporto e il trolley sempre tra le mani. Audiovisivi, design, pubblicità, business online, arte, social networking, sono i principali temi di questa parte. In questa sezione: Alice Avallone, Luca Martera, Dario D’Aprile, Bruno Pellegrini, Alessandro Ghigo e Marco Corsaro, Valentina Guarneri e Rita Comi, Ambra Medda, Felice Limosani, Lorenzo Marini.
La seconda parte – Il territorio come luogo di innovazione – delinea proposte operative per applicare gli strumenti dell’innovazione sul territorio italiano. Nello specifico, vengono affrontati tre nodi di importanza strategica: il rapporto fra il territorio e il turismo (con riferimento anche alla produzione di eventi culturali), l’applicazione delle tecnologie nelle aree urbane e nel patrimonio culturale sedimentato sul territorio, le prospettive di sviluppo del territorio derivanti dall’utilizzo delle energie rinnovabili e in particolare dell’energia solare. In questa sezione: Daniele Pittèri, Andrea Granelli, Mario Pagliaro.
La terza parte – L’investimento economico e culturale dell’innovazione – getta lo sguardo sul lato economico dell’innovazione, con particolare riferimento al vero e proprio universo finanziario del mondo d’oggi, per poi volgere l’attenzione verso l’arcipelago delle start up (oggi in grande fermento in Italia) e verso il mondo del venture capital italiano, con indicazioni su come allenarsi alla creazione d’impresa. In questa sezione: Francesco Carlà, Massimiliano Magrini, Andrea Genovese.
La quarta parte – Culture della creatività – viaggia all’interno dei mondi della creatività. Partendo dall’analisi dei principali trend della creatività contemporanea, la narrazione prosegue all’interno di alcuni settori della produzione culturale tra cui: moda, estetiche dell’interattività, audiovisivi sperimentali, cinema d’animazione, musica. In questa sezione: Paolo Ferrarini, Giulietta Fara, Massimo Cotto, Paolo Rosa. E un pensiero particolare va a Paolo Rosa – improvvisamente e prematuramente venuto a mancare nell’estate del 2013 -, che con il suo lavoro ha contribuito, negli ultimi trent’anni, all’evoluzione dei linguaggi creativi nelle arti visive e negli audiovisivi.
La quinta parte – Ragionando sul mondo contemporaneo – racchiude i ragionamenti e le interpretazioni sul mondo contemporaneo. Sociologia, comunicazione, filosofia, cultura digitale sono i punti cardinali di quest’area, in cui si mettono a fuoco alcune grandi questioni della società italiana e del mondo di oggi. In questa sezione: Alberto Abruzzese, Oliviero Toscani, Francesco Morace ed il direttore scientifico di Media Duemila Derrick de Kerckhove.
Lo storico britannico Donald Sassoon è il protagonista dell’intervista collocata in appendice: il suo punto di osservazione – quello di storico della cultura europea, specializzato nella storia italiana del XX secolo – offre una prospettiva complessiva sugli avvenimenti di questi anni nel mondo, con una visione d’insieme che abbraccia cultura, economia e storia.
Gabriele Caramellino (1980) è giornalista freelance e saggista. Collabora dal 2008 con Il Sole 24 Ore dove è autore del Blog “In cerca di idee” su Nòva100-Sole 24 Ore. Si occupa di innovazione culturale e tecnologica, con particolare attenzione ai fenomeni dell’immaginario collettivo, ai media e alla creatività. Si interessa anche di economia e finanza personale. Formatosi tra Roma, Milano e Londra, attualmente vive a Roma.