Ci sono le basi per contestare l’ordine di estradizione negli Stati Uniti emanato dal Governo britannico: l’Alta Corte di Londra ha stabilito che il fondatore di WikiLeaks, Julian Assange, potrà ricorrere in appello per l’accusa di spionaggio. Assange rischia infatti di essere condannato negli Stati Uniti a 175 anni di carcere per 17 accuse di spionaggio e di un’accusa di uso improprio di computer dopo la pubblicazione sul suo sito web di una serie di documenti riservati quasi 15 anni fa. L’esperto informatico australiano ha trascorso gli ultimi cinque anni in un carcere britannico di massima sicurezza dopo essersi rifugiato per sette anni nell’ambasciata ecuadoriana a Londra.

I pubblici ministeri americani sostengono che Assange, 52 anni, abbia incoraggiato e aiutato l’analista dell’intelligence dell’esercito americano Chelsea Manning a rubare dispacci diplomatici e file militari pubblicati da WikiLeaks, mettendo a rischio vite umane. Adesso ad attenderlo c’è una nuova udienza di appello.

“Per quanto ancora la mia famiglia potrà andare avanti? – ha detto Stella Moris Assange, avvocata e moglie del giornalista – Questo caso è vergognoso e sta causando danni a Julian, che da cinque anni subisce pressioni nel carcere di Belmarsh. L’ordine di estradizione avrebbe dovuto essere revocato due anni fa. Ora però è il momento affinché il presidente Joe Biden lo faccia decadere. Lancio un appello agli Stati Uniti: lasciate cadere il caso, basta”.

“Con il pronunciamento dell’Alta Corte di Londra aumentano le possibilità per Julian Assange di non essere estradato negli Stati Uniti. – ha commentato in una nota il presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti Carlo Bartoli – Occorre ricordare che Assange si trova in carcere per aver diffuso dei documenti riservati ma veri. Di fatto è accusato di aver svolto a testa alta il compito di ogni giornalista: diffondere le notizie di interesse pubblico. La vicenda di Assange è cruciale per la libertà di stampa nel mondo e per la tenuta della democrazia, per questi motivi il Consiglio nazionale dell’Ordine gli ha conferito la tessera onoraria”.

 

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Francesco Ferrigno
Giornalista, esperto di comunicazione, copywriter. Laureato in Scienze della Comunicazione e successivamente specializzato in digital journalism e content marketing. Collabora con diversi quotidiani, portali web e agenzie di comunicazione, tra cui Media 2000, Antimafia 2000, iGv Network, Il Mattino.