La città delle donne passa attraverso il patto per il clima e la sostenibilità. Gli Stati Generali delle Donne, è un’associazione molto attiva, la presidente Isa Maggi da attenta analista del presente focalizza le attività sugli strumenti che possono migliorare lo stato delle cose e il PNRR può e deve essere strumento di parità di genere. “E’ il momento di voltare pagina – afferma Isa Maggi in un’intervista a quozienteumano.it – affinché si possa pensare al benessere collettivo. Dobbiamo pensare al dopo, ai nostri nipoti e a quello che verrà. Bisogna cambiare il paradigma della cura. E noi donne siamo storicamente abituate ad averne dentro di noi il senso”.
I fondi del PNRR, però, sono destinati al campo della transizione ecologica e del digitale che prevalentemente sono ambiti maschili, per Isa Maggi è il momento del salto di qualità ecco perché lo scorso 29 settembre in occasione della #PreCop ha presentato a Milano il Manifesto “Il Patto delle Donne per il clima e l’ambiente”.
Esserci, dunque, è la priorità. Domani 8 ottobre avremo i risultati della sesta edizione del Global Media Monitoring Project (GMMP) – il più ampio studio internazionale sulla rappresentazione di donne e uomini nel mondo dell’informazione che ha coinvolto 116 paesi del mondo e riguardato oltre 30.000 notizie riportate da stampa, radio, televisione e organi di informazione online. Uno sguardo sul mondo dell’informazione che mostra cosa, come e quanto sia cambiata l’informazione in una prospettiva di genere, dalla prima edizione del 1995.
Per l’Italia partecipano l’Università di Calabria, a Milano Bicocca, Padova, a Roma La Sapienza, a Venezia Ca’ Foscari. Così sapremo se diseguaglianza, discriminazione, sotto rappresentazione e in/visibilità sono ancora un problema per le donne nei media.