In attesa dell’uscita del numero (306) speciale di Media Duemila sulle stampanti 3D questa settimana segnaliamo l’interessante tesi: “La manifattura digitale: un progetto tecnico negli ambienti delle sue traduzioni” stilata da Fabio Maria Esposito (studente del corso di laurea in Sociologia – Università Federico II di Napoli) che ci spiega il motivo per cui ha scelto di trattare questo argomento:
“Le implicazioni sociali della stampa 3D sono presenti ma non ancora stabili ed evidenti negli ambienti non specializzati. Questo mi ha portato alla riflessione sulle attuali e potenziali implicazioni sociali di questa nuova tecnologia, che è poi diventata oggetto della mia tesi di laurea triennale. Ho cercato di contestualizzare questa tecnologia nei suoi ambienti di utilizzo per poter comprendere meglio le possibilità di applicazione e sviluppo nonché le influenze su economia, lavoro e produzione. Sebbene i campi d’applicazione della stampa 3D siano più o meno conosciuti, decisamente meno note sono le forme di organizzazione coinvolte, che hanno però un’influenza fondamentale per quanto riguarda le modalità di diffusione”.
La relazione presenta un progetto di ricerca per lo studio delle implicazioni sociali generatesi dalla diffusione di una serie di tecnologie di produzione, tecniche e strumenti della fabbricazione additiva, comunemente nota come “stampa tridimensionale”, collocabili nel progetto tecnico più ampio della “manifattura digitale”. Esso ruota intorno all’utilizzo e allo sviluppo di macchine utensili a controllo numerico computerizzato, atte alla creazione di solidi bi o tridimensionali messi a punto in ambienti di progettazione virtuali (Computer Aided Design). Si tratta di strumenti hardware e software e tecniche di produzione di manufatti che permettono di fabbricare quasi tutto grazie alla loro polivalenza. Solo tenendo conto dell’insieme di questi strumenti e degli ambienti in cui si situano, si possono comprendere le possibilità di applicazione e utilizzo che si aprono con una loro più ampia diffusione.
Fabio Maria Esposito, laureato in Sociologia – indirizzo economico e di ricerca sociale – presso l’Università degli studi di Napoli “Federico II” con una tesi sulla diffusione e le conseguenze sociali della manifattura digitale. Di madrelingua tedesca, ha studiato presso l’Università di Costanza e precedentemente si è diplomato presso la Scuola Germanica di Roma. Giornalista pubblicista, ha collaborato con diversi periodici.

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Sara Aquilani
Ha conseguito la laurea in Scienze della Comunicazione presso l'Università degli Studi della Tuscia e si è specializzata in Editoria e Giornalismo presso l'Università LUMSA di Roma. Attualmente lavora per TuttiMedia/Media Duemila.