Detto questo, non c’è motivo di limitare la prospettiva al mero intrattenimento o a una grande proposta commerciale. Invece, l’idea del Metaverso, va estesa agli ambienti reali, se vogliamo trarne valore per la società .
Perché serve la Metacity
Prima di tutto la Metacity non è la capitale del Metaverso, ma una città in tutte le sue complessità  rappresentata da tutti i cittadini combinando le risorse esistenti e future della “smart city”, della “città gemella digitale” e del Metaverso. Ecco perché la “meta-città ” potrebbe non solo cambiare il modo in cui le persone pensano e sentono la loro città , ma forse anche ricreare un nuovo tipo di orgoglio di appartenenza, un nuovo civismo, sentimenti e comportamenti che oggi sono dolorosamente mancanti tra giovani e vecchi.
In più la Metacity dovrebbe essere costruita con la collaborazione delle donne che portano esperienze e necessità indispensabili, angolazioni e costruzioni di spazi che vanno a coprire specifiche esigenze. Infatti abborro l’idea che nel nuovo spazio tecnologicamente avanzato si ritrovino i limiti delle città del passato. Â
Fra gioco e cittadinanza attivaÂ
La città come il Metaverso può fornire intrattenimento ma, come gemella digitale della città , è orientata alla partecipazione pragmatica piuttosto che ludica. Rimuovendo gli ostacoli temporali e spaziali, la meta-città può attrarre più facilmente la consultazione pubblica. Offre la possibilità di vedere istantaneamente qualsiasi iniziativa nel suo contesto (anche se virtuale) e facilita il processo decisionale. Riunendo l’amministrazione comunale e i cittadini nella consultazione, rafforza gli impegni di collaborazione e di proprietà . Il risultato finale potrebbe essere che la cittadinanza alla fine recupera una sensibilità civica persa da tempo. I cittadini che cominciano a sviluppare i loro gemelli digitali personali, potrebbero trovare in loro un aiuto nelle decisioni pubbliche e private ed anche nell’indirizzo del consiglio comunale. In questo contesto si espande e si unifica l’immaginazione dei cittadini sulla loro città , aumentandone il senso di “appartenenza” perché è possibile monitorare i servizi comunali in ‘real-time’ e ‘real-place’.
La Metacity facilita le simulazioni e il posizionamento di nuove strade e costruzioni. Attira nuovi servizi per il turismo e implementa gli eventi culturali e può anche incoraggiare nuovi investimenti nazionali e dall’estero.
In Giappone, Fujitsu sta lavorando su un modello di città gemella digitale intelligente popolata da un nuovo tipo di avatar, Masami Mizutani, direttore del progetto la descrive così: “‘Tipici’ gemelli digitali delle città intelligenti gestiscono i dati in termini di relazione tra il mondo reale e lo spazio virtuale.”
1. la meta-città è uno spazio pubblico occupato come tale da tutti i cittadini come avatar, gemelli digitali o visitatori;
2. I cittadini possono proporre modifiche a edifici, strade, opere d’arte pubbliche, servizi, ecc, ma devono prima ottenere il permesso del consiglio comunale per simularle nel Metaverso della città ;Â
3. Possibilità di acquisire proprietà ma solo come riflesso dell’acquisizione fisica;
Le leggi che si applicano nella città fisica sono valide anche alla meta-città (ad esempio, i furti, l’effrazione, l’ indecenza, e tutto quanto regolato dalla legge);
4) L’amministrazione può usare la meta-città per provare servizi, pianificare , coordinare il traffico, gestire il bilancio, controllare della sicurezza, ecc.
Voglio terminare sull’uso educativo perché le scuole dovrebbero avere un posto speciale nella meta-città per scopi educativi (ad esempio testare attività civiche, conoscere aree difficili e riflettere su come aiutare i giovani).