Perchè è necessario sempre cambiare? E’ la domanda che si sono posti molti fra noi sulla prossima rivoluzione che riguarda la televisione. Gli italiani dovranno adeguarsi nel giro di 5 anni. In effetti dobbiamo rispondere alle direttive del mondo che cambia, aprirci alle nuove opportunità della tecnologia che evolve secondo quanto richiesto dalla decisione europea n. 2017/899. Utilizzare banda per nuovi servizi è l’obiettivo. La comunicazione insomma esce dal tradizionale concetto: non è più solo televisione tradizionale. L’anno scorso a Milano l’Osservatorio TuttiMedia ha organizzato un seminario “TV oltre la TV” che si può sfogliare. Negli anni del passaggio dalla televisione analogica a quella digitale Media Duemila ha raccontato tutti i passaggi del cambiamento con gli esperti della Fondazione Ugo Bordoni, protagonista della rivoluzione. L’ente di ricerca ha infatti seguito passo passo ogni regione italiana nello switch off. Ha sostenuto la migrazione dal vecchio al nuovo con campagne di comunicazione mirate.
Qui di seguito gli speciali che abbiamo pubblicato in collaborazione con la FUB che sono la storia del nostro andare incontro alla modernità.
La previsione di fissare al 1° luglio 2022 il termine per la disponibilità delle frequenze in banda 700 agli operatori comunicazione elettronica a banda larga senza fili, è motivata in norma con riguardo alla necessità e complessità di assicurare la migrazione tecnica di un’ampia parte della popolazione verso standard di trasmissione avanzati”. Si legge nell’articolo 89 della legge di Bilancio che annuncia l’arrivo di un nuovo sistema di digitale terrestre per vedere i canali televisivi. La norma dispone il passaggio a una “capacità trasmissiva di multiplex nazionali di nuova realizzazione in tecnologia DVBT2. La transizione durerà due anni, dal 2020 al 2022, ma dal primo gennaio del 2017 è già obbligatoria la commercializzazione esclusivamente di televisori con tecnologia adeguata.
Questa fase di transizione, che durerà fino al 2022, non prevede in alcun modo l’introduzione di tecnologia T2-HEVC ma l’uso di tecnologia MPEG-4 già diffusa da qualche anno nei televisori e che nel 2020 sarà disponibile per tutta la popolazione.