La favola dedicata a la Repubblica: “La mattina andavamo in piazza Indipendenza”. La presentazione del Libro di Franco Recanatesi ha visto riunirsi tutti i giornalisti cresciuti nel quotidiano creato da Scalfari. Lui non c’era ma si sentiva la sua presenza. Lucia Annunziata ha ricordato di aver dovuto scegliere fra il marito e la Repubblica: “Scalfari mi aveva assunto a New York – ha raccontato – per seguire mio marito mi sono dovuta dimettere quasi immediatamente per poi essere riassunta”.
Scalfari duro, dunque, anche se il giornale ha sdoganato i pregiudizi della presenza di donne giornaliste, nelle redazioni degli altri giornali erano veramente poche in quegli anni sottolinea Lucia Annunziata che lamenta anche il poco spazio che hanno le donne del giornale nel libro.
La sorpresa di questo libro che narra di un’impresa epica, fondare un nuovo quotidiano, è la leggerezza del racconto. Le vite di uomini diversi e lontani che il destino unisce come quelle del principe Caracciolo e di Eugenio Scalfari. Insieme in una Giulia Alfa Romeo verde alla ricerca di fondi per concretizzare il loro sogno: creare un quotidiano.
Mondadori, Olivetti, Agnelli, Mattei sono i capi di industrie che allora potevano finanziare questa impresa ed a loro si rivolgono i due (allora) cinquantenni per realizzare il sogno.
In sala il pubblico è perlopiù agé, pochissimi giovani e nessun giovanissimo. Il libro non racconta tutta la storia de la Repubblica, si ferma allo storico sorpasso sul Corriere della Sera. Il topolino non è stato schiacciato dall’elefante ed oggi cavalca l’innovazione e cerca nuovo pubblico sui social network.

 

“La mattina andavamo in piazza Indipendenza. La nascita de la Repubblica: storia di un miracolo editoriale”.  Libro di Franco Recanatesi edito da Cairo.

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Maria Pia Rossignaud
Giornalista curiosa, la divulgazione scientifica è nel suo DNA. Le tecnologie applicate al mondo dei media, e non solo, sono la sua passione. L'innovazione sociale, di pensiero, di metodo e di business il suo campo di ricerca. II presidente Sergio Mattarella la ha insignita dell'onorificenza di Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana. Vice Presidente dell’Osservatorio TuttiMedia, associazione culturale creata nel 1996, unica in Europa perché aziende anche in concorrenza siedono allo stesso tavolo per costruire il futuro con equilibrio e senza prevaricazioni. Direttrice della prima rivista di cultura digitale Media Duemila (fondata nel 1983 da Giovanni Giovannini storico presidente FIEG) anticipa i cambiamenti per aiutare ad evitare i fallimenti, sempre in agguato laddove regna l'ignoranza. Insignita dal presidente Mattarella dell'onorificenza di "Cavaliere al Merito della repubblica Italiana. Fa parte del gruppo di esperti CNU Agcom. E' fra i 25 esperti di digitale scelti dalla Rappresentanza Italiana della Commissione Europea. La sua ultima pubblicazione: Oltre Orwell il gemello digitale anima la discussione culturale sul doppio digitale che dalla macchina passa all'uomo. Già responsabile corsi di formazione del Digital Lab @fieg, partecipa al GTWN (Global Telecom Women's Network) con articoli sulla rivista Mobile Century e sui libri dell'associazione. Per Ars Electronica (uno dei premi più prestigiosi nel campo dell'arte digitale) ha scritto nel catalogo "POSTCITY". Già docente universitaria alla Sapienza e alla LUISS.