Reporter Senza frontiere  ha invitato i Paesi ad adottare misure per combattere l’impunità per i crimini contro i giornalisti e garantire la loro protezione a due anni dalla Raccomandazione sulla sicurezza dei giornalisti adottata dalla Commissione europea

Tra il 2017 ed il 2021 quattro giornalisti sono stati assassinati in diversi Paesi europei. Di fronte a queste tragedia la Commissione europea ha adottato, il 16 settembre 2021, la “Raccomandazione sulla sicurezza dei giornalisti”. A circa due anni dal provvedimento, però, i progressi fatti sono ancora insufficienti. A denunciarlo è Reporter Senza Frontiere (Rsf) che ha invitato i Paesi ad adottare misure per combattere l’impunità per i crimini contro i giornalisti e garantire la loro protezione.

Daphne Caruana Galizia è stata uccisa il 16 ottobre 2017 in un attentato dinamitardo nei pressi della propria abitazione a Bidnija, a Malta. La giornalista era impegnata in numerose inchieste e si era occupata, nel 2016, dello scandalo Panama Papers. Il reporter investigativo Jan Kuciak e la sua fidanzata, Martina Kušnírová, sono stati uccisi a colpi d’arma da fuoco all’interno della loro casa a Veľká Mača, in Slovacchia, il 21 febbraio 2018. Kuciak era impegnato nell’investigare sulle frodi fiscali di diversi uomini d’affari connessi alle alte sfere politiche slovacche.

Il giornalista Giorgos Karaivaz, impegnato in numerose inchieste sull’operato della polizia, è stato assassinato il 9 aprile 2021 all’età di 52 anni in un agguato ad Alimo, non lontano da Atene, nei pressi della sua abitazione. Peter Rudolf de Vries è morto in ospedale nove giorni dopo un agguato nei suoi confronti avvenuto in pieno centro ad Amsterdam il 6 luglio 2021. De Vries aveva indagato su più di 500 casi di omicidio e aveva avuto un ruolo fondamentale nella risoluzione di diversi casi irrisolti. Tutti i mandanti degli omicidi di Daphne Caruana Galizia, Jan Kuciak e Giorgos Karaivaz non sono stati ancora condannati.

“Anche se accogliamo con favore i nuovi impegni di alcuni Governi, non c’è nulla da festeggiare nel secondo anniversario della raccomandazione Ue sulla sicurezza dei giornalisti. – ha dichiarato Pavol Szalai, responsabile dell’ufficio Ue – Balcani di Rsf – Ci rammarichiamo che le autorità nazionali abbiano imparato poche lezioni dall’assassinio di quattro giornalisti europei e dalle molteplici minacce che gravano sui professionisti dell’informazione. Chiediamo agli Stati di accelerare l’attuazione della raccomandazione 2021”.

Sono quattro le raccomandazioni di Rsf per la protezione dei giornalisti: condurre le indagini sui crimini commessi contro i giornalisti in modo imparziale, indipendente, efficace e trasparente; stabilire o sostenere meccanismi di cooperazione tra autorità e giornalisti per migliorare la sicurezza di questi ultimi; avviare o fornire sostegno a servizi di sostegno dedicati ai giornalisti minacciati; adottare misure specifiche per la sicurezza dei giornalisti che seguono le proteste.

 

Articolo precedenteGrafologia e criminologia. Killer e vittime analizzati attraverso la loro scrittura
Articolo successivoLa fiction piace in tv
Francesco Ferrigno
Giornalista, esperto di comunicazione, copywriter. Laureato in Scienze della Comunicazione e successivamente specializzato in digital journalism e content marketing. Collabora con diversi quotidiani, portali web e agenzie di comunicazione, tra cui Media 2000, Antimafia 2000, iGv Network, Il Mattino.