Da sempre l’innovazione tecnologica produce cambiamenti inaspettati, e trova applicazioni innovative che vanno oltre le prospettive che avevano in mente gli innovatori che l’anno generata.
Così la stampa 3D ha fatto pochi mesi fa il suo esordio come tecnologia usata per costruisce la scenografia di un teatro. E’ successo per la prima volta in Italia (e forse nel mondo, non si hanno notizie di casi analoghi) al Teatro dell’Opera di Roma, per l’opera “Fra Diavolo” di Daniel Auber, per la regia di Giorgio Barberio Corsetti, andata in scena dall’8 al 21 ottobre 2017.
La scenografia pensata per lo spettacolo si basa su due edifici storici deformati, due grandi facciate con finestre e terrazzi, simili a un quadro di Dalì. La percezione deformata della realtà è infatti un elemento centrale dell’opera, e la si è voluta rappresentare anche nella struttura scenografica.
Partendo da un modello tridimensionale realizzato a mano dallo scenografo, è stata ingaggiata WASP, la società italiana leader nella produzione di stampanti 3D di grandi dimensioni, per costruire la scenografia reale. Sono serviti oltre 3 mesi di lavoro di 5 stampanti DeltaWASP 3MT per realizzare tutti i 233 pezzi con cui allestire la scenografia complessiva, che pesa complessivamente 1500 kg è stata fissata su una struttura portante di legno.
Per realizzare questa produzione 3D è stato usato un materiale ricavato dal mais; un prodotto naturale che può essere facilmente riciclato. Quando la scenografia non servirà più la si potrà triturare e riusare per una nuova e diversa opera. Un interessante ed innovativo esempio di economia circolare applicato al mondo della cultura.

Riferimento: http://www.wasproject.it/w/la-prima-scenografia-teatrale-stampata-in-3d/

stampa 3D

Visione complessiva del palco

 

stampa 3D

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Gianpaolo Balboni
Independent Strategic Consultant Università degli Studi di Torino. Strategic Innovation Advisor, Master MAINS - Scuola Superiore Universitaria S.Anna di Pisa. Già in Tim fino al 2016.