IAA Italy Chapter ha organizzato l’incontro su “Leadership Inclusiva“, in collaborazione con Google e con SheTech, presso la sede di in Via Federico Confalonieri, 4 a Milano.L’evento si inserisce all’interno del pillar “Uniqueness and Inclusion di IAA Italy”, programma che mira alla diffusione di una cultura inclusiva a favore della diversita’ e unicita’.
il pomeriggio dedicato alla parità di genere, agli stereotipi e ai doppi standard di genere ha preceduto la pubblicazione del rapporto il “Global Gender Gap Report 2022” che riporta la situazione in 146 paesi nel mondo, “e fornisce uno strumento utile per la comparazione tra le varie identità nazionali, oltre che una prioritarizzazione sulle politiche e le pratiche più efficaci per ridurre le disuguaglianze – come si legge su Valore D –. Il benchmark è basato su quattro dimensioni chiave (la partecipazione e l’opportunità economica, lo sviluppo educativo e d’istruzione, la salute e il benessere, e infine l’empowerment politico) che tracciano e delineano la strada da percorrere per il progresso nell’uguaglianza di genere. Al ritmo attuale, ci vorranno 132 anni per raggiungere la piena parità tra i generi. Questo rappresenta un leggero miglioramento di quattro anni rispetto alla stima del 2021 (136 anni per la parità ). Tuttavia, non compensa la perdita che si è verificata tra il 2020 e il 2021: secondo le tendenze precedenti al 2020, il divario tra i generi si sarebbe dovuto colmare entro 100 anni. Il punteggio del nostro Paese è rimasto pressoché uguale all’anno precedente, e si posiziona al 63° posto della classifica mondiale, lontano dagli altri maggiori Stati europei. Islanda, Finlandia e Norvegia ricoprono le prime posizioni, mentre la Germania si è posizionata decima, la Francia 15esima e la Spagna 16esima, l’Italia è subito dopo l’Uganda e lo Zambia, appena prima della Tanzania”.
Quindi che ben vengano occasioni come questa di IAA Google e SheTech per parlare di cos’e’ la leadership inclusiva e perché dobbiamo volerla.
Intanto Alessandra Migliorino, senatrice M5S ha proposto un emendamento al nuovo regolamento all’esame di Palazzo Madama che prevede di aggiungere nelle comunicazioni istituzionali i nome dei ruoli e funzioni declinate al femminile: senatrice – ministra – la presidente.