C’era un’Italia delle foto coi canestri e le vanghe, delle schiene chine sui campi eppure tanto dritte di dignità e orgoglio. C’era un’Italia che pedalava con Bartali per rialzarsi dalla Guerra, di una televisione che faceva l’italiano e gli italiani. C’era un’Italia di quando un bacio a Villa Borghese poteva essere un atto osceno in luogo pubblico, e della penombra dei cinema screziata dai refoli di fumo. C’era quest’Italia, e il libro “L’educazione di un banchiere sbalordito” la racconta. Oliviero Pesce, l’autore, la ritrae con il color seppia delle storie familiari, in un tempo scandito dai decenni dell’esistenza in cui eventi internazionali, quotidianità e aneddoti – tragici, comici, memorabili – si giustappongono senza soluzione di continuità. C’era quest’Italia, apparentemente così lontana: in Sicilia si andava da Trapani a Palermo con diecimila lire; c’era quest’Italia, nell’essenza attualissima: in Veneto c’erano i cartelli “FORA I TALIANI DAL VENETO” . Era l’italia dell’ ’Erasmus’ della congregazione mariana che organizzava i viaggi gratuiti nell’Europa euratomica. C’era l’Italia in cui esordivano Gassman e Sordi; e in cui i professori, come Giovanni Leone, alle aule universitarie avrebbero sostituito quelle del Quirinale e di Palazzo Chigi. L’Italia anche allora cortile da lasciare e porto da ritrovare dopo l’Africa del coloniamismo e della povertà brutale, in cui Tshwane era ancora Pretoria e i funzionari giapponesi “honorary whites”. Dall’altra parte dell’Atlantico i sognatori venivano abbattuti sulle strade di Dallas e sui balconi di Memphis. C’era l’Italia che cambiava. Era di piombo, di macerie e tritolo, di Mani Pulite. L’Italia europea. E c’è l’Italia che guarda attonita il collasso delle Twin Towers, battesimo di un terzo millennio di dittatori rovesciati, coalizioni crinate, treni a levitazione magnetica e big data, bambini impietriti in definizione 4k, satelliti sublunari e lunari paesaggi di capitali rase al suolo. Il terzo millennio dell’informazione istantanea, del welfare sanitario, di Trastevere che resta bella come una volta, di “mezzi sostituiti ai fini.” “Proviamo a cercare ancora anche i secondi”, dice Oliviero.
Oliviero Pesce, ‘L’educazione di un banchiere sbalordito’, Edizioni Clichy, euro 15,30
Mariateresa Amatulli