Michael Fossel

Michael FosselPer non parlare di morte basta mantenere ogni essere in vita. Come sconfiggere l’invecchiamento, fermare l’orologio biologico delle cellule che ad un certo punto smettono di riprodursi? Una vita dedicata alla lotta all’invecchiamento è quella di Michael Fossel.
“Sono un inguaribile sognatore – dice. La telomerasi è l’enzima che permette di rallentare l’invecchiamento, o addirittura fermarlo. Sconfiggerà il cancro, l’Alzheimer”. A IdeaCityè una delle persone che scegliamo per un incontro faccia a faccia.
Sì, il suo libro (L’enzima dell’immortalit, edito da Pm in Italia) lo abbiamo letto, è stato un best seller perché racconta la scienza senza parole difficili. Parla di vantaggi non solo fisici, ma sociali ed etici nella società che avrà vinto l’invecchiamento e sconfitto il male del secolo: il cancro.
“La storia è formata da sogni. La fantasia muta la realtà, i voli dell’immaginazione diventano viaggi intorno al mondo, il vaiolo e stato debellato, ci vantiamo di poter volare da un continente all’altro…i calcolatori elettronici ci parlano e cominciano perfino ad ascoltarci, inducendoci a domandarci se anche noi potremo un giorno imparare questa abilità”. Queste le parole che lui stesso ha sottolineato nella copia del libro che abbiamo ricevuto due giorni fa con dedica. A Toronto infatti abbiamo parlato di quanto sia importante immaginare ciò che non esiste: “Non abbiamo volato finché noi stessi non abbiamo cominciato a pensare che un giorno sarebbe stato possibile farlo – spiega. Parlare di cose che non esistono è fondamentale. Il mio sogno degli ultimi 35 anni è stato di fermare l’invecchiamento. Sconfiggere infarto, cancro”. Oggi solo nelle serie televisive e nei film assistiamo a questo nuovo paradigma di vita. Fossel ci rassicura: fra meno di un ventennio sarà realtà.
Immortalità, un altro grande traguardo come l’ubiquità! Pensando ad Icaro, alle sue ali ed a quelle dei nostri arei, alle nuove frontiere della scienza ed alle nuove frontiere della conoscenza, auguriamo a tutti buone vacanze.

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Maria Pia Rossignaud e Derrick De Kerckhove
Maria Pia Rossignaud Laureata in lingue e letterature straniere, specializzata in giornalismo e comunicazione di massa alla LUISS, è giornalista professionista dal 1992. Ha lavorato presso le redazioni de Il Mattino e il Roma. Ha insegnato Editoria Elettronica presso la Scuola superiore di giornalismo della LUISS, è stata titolare della cattedra di “Economia e Gestione delle Imprese Giornalistiche” e di “Giornalismo e divulgazione scientifica” nella facoltà di Scienze della Comunicazione dell’Università “La Sapienza” di Roma, è stata anche componente del Consiglio Direttivo dell’UGIS (Unione Giornalisti Italiani Scientifici) e membro del comitato editoriale del CNIPA (Centro Nazionale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione). Vanta diverse pubblicazioni. È direttore della rivista di cultura digitale “Media Duemila” e vicepresidente dell’Osservatorio TuttiMedia. Derrick de Kerckhove è stato il direttore del Programma McLuhan in Cultura e Tecnologia ed autore di La pelle della Cultura e dell’Intelligenza Connessa (“The Skin of Culture and Connected Intelligence”) e Professore Universitario nel Dipartimento di lingua francese all’Università di Toronto. Attualmente è docente presso la Facoltà di Sociologia dell’Università degli Studi di Napoli Federico II dove è titolare degli insegnamenti di “Metodi e analisi delle fonti in rete”, “Sociologia della cultura digitale” e di “Sociologia dell’arte digitale”. Direttore scientifico della rivista di cultura digitale Media Duemila.